Coronavirus, Lombardia: "Da oggi crescita zero del virus nella zona rossa del Lodigiano"
Coronavirus, la regione Lombardia comunica che «da oggi crescita zero nella zona rossa del Lodigiano, anche se nella regione il trend è in continua crescita». «Stamattina anche il ministro Speranza era molto contento di questa notizia: i dati che abbiamo elaborato nella zona rossa oggi registrano una crescita zero». Lo annuncia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando con i cronisti. Quanto ai dati sull'intera regione Lombardia, «il trend purtroppo è in continua crescita» ma rispetto all'efficacia delle nuove norme decise per ridurre il contagio «io ho una buona sensazione».
Fontana: «Ospedale in Fiera? La protezione civile non può». Alla fiera di Milano per ora non sarà allestito nessuna struttura di terapia intensiva al momento: «la Protezione civile non è in condizione di fornirci quanto promesso»: lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana ai giornalisti spiegando che non è in grado di fornire i 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. «Ci stiamo interessando sul mercato internazionale per trovare letti di rianimazione - ha aggiunto - Speriamo di avere risposte positive dai fornitori».
Protezione civile: «Nessun no a Lombardia». La Protezione Civile è in grado di realizzare l'ospedale nella Fiera di Milano, ma al momento non sono disponibili sul mercato le attrezzature sanitarie necessarie al funzionamento della struttura. Così il Dipartimento replica al governatore della Lombardia. Vista l'assenza di materiale l'ipotesi sul tavolo, che tra l'altro è stata condivisa dalla regione Lombardia, è dunque quella di potenziare i posti di terapia intensiva nei vari ospedali lombardi.
Sindacati Lombardia: sì a stop a settore edile. «I contenuti dell'ultimo dpcm (11 marzo 2020) introducono nuove prescrizioni per le attività commerciali, con l'intento di limitare la mobilità delle persone al fine di contenere l'epidemia, ma non prevedono il blocco di tutte le attività lavorative ad eccezione di quelle essenziali. Come categorie delle costruzioni della Lombardia riteniamo che questo sia un errore». È quanto si legge in una nota sindacale congiunta di Fillea, Filca, Feneal della Lombardia.
«La variabile tempo - sottolineano - in questa situazione di emergenza sanitaria (il 70% dei 10.500 contagi si è registrato il Lombardia) è di primaria importanza, a nostro avviso servono interventi più incisivi, come dimostrano i dati positivi che si riscontrano in questi giorni tra la popolazione nella ex zona rossa del basso lodigiano». Nelle ultime ore «si moltiplicano le segnalazioni da parte delle rsu/rsa di situazioni aziendali critiche relative alle postazioni di lavoro e alla messa a disposizione di dpi, situazioni che rendono molto difficile il rispetto integrale delle norme di sicurezza e prevenzione previste dai dpcm, ancora più incomprensibile è che non siano state colte le richieste di uno stop del settore edile nel territorio con un elevata percentuale di contagiati, richieste pervenute a Regione Lombardia non solo dalle organizzazioni sindacali». Fonte: Il Mattino
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