Una semplice visita istituzionale si è trasformata in un vero e proprio caso politico. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli e figura di spicco del cinema italiano, ieri 9 settembre si è recato a Palazzo Chigi per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La notizia, non annunciata pubblicamente, ha immediatamente fatto nascere una serie di speculazioni. Con le elezioni regionali in Campania ormai vicine e il centrodestra ancora privo di un candidato ufficiale, il nome di De Laurentiis è stato subito accostato a un’ipotetica candidatura.
L’assenza di un candidato del centrodestra
A spingere le indiscrezioni non è stata soltanto la visita a Palazzo Chigi. Nel centrodestra, infatti, manca ancora un nome forte e condiviso per sfidare Vincenzo De Luca, governatore uscente e probabile candidato del centrosinistra.
In questo vuoto politico, il profilo di De Laurentiis è apparso, per alcuni, come una carta di grande impatto mediatico. Imprenditore di successo, uomo carismatico e personaggio popolare, il patron del Napoli avrebbe potuto incarnare una candidatura “civica” capace di attrarre elettori oltre gli schieramenti tradizionali.
La smentita di De Laurentiis
Dopo 24 ore di rumors e indiscrezioni, è stato lo stesso De Laurentiis a mettere fine alle speculazioni. Con un post pubblicato sul suo profilo X (ex Twitter), ha chiarito:
«Smentisco nel modo più assoluto. Ho incontrato a Palazzo Chigi Giorgia Meloni per parlare delle due ‘C’ che hanno sempre guidato la mia carriera: cinema e calcio».
Parole che non lasciano spazio a interpretazioni: nessuna discesa in campo in politica, almeno per ora.
Un incontro istituzionale, non politico
Secondo quanto trapela, il colloquio tra De Laurentiis e Meloni si sarebbe concentrato su due temi centrali nella carriera e nella vita del produttore: il cinema, settore in cui la sua famiglia opera da generazioni, e il calcio, con il Napoli fresco di scudetto e reduce da un mercato estivo giudicato da molti esperti come “da 10”.
Nessun riferimento diretto alla politica o a un possibile impegno elettorale. Una precisazione necessaria, visto che nelle ore precedenti il tam tam mediatico aveva già dipinto scenari in cui De Laurentiis si preparava a contendere la Regione Campania al centrosinistra.
Il momento d’oro del presidente del Napoli
La popolarità di De Laurentiis vive oggi una fase altissima. Dopo anni di critiche e contestazioni, la conquista dello scudetto 2023 con il Napoli ha consolidato la sua immagine di presidente vincente.
A questo si aggiunge un mercato estivo gestito con scelte oculate, capace di tenere alta la competitività della squadra. Un mix che ha reso il suo nome centrale non solo nelle pagine sportive, ma anche in quelle di attualità e politica.
Il ruolo delle voci e dei media
Il caso dimostra ancora una volta quanto il confine tra sport, spettacolo e politica sia sottile. L’assenza di un candidato definito nel centrodestra ha reso terreno fertile per ipotesi suggestive.
In poche ore, l’incontro privato a Palazzo Chigi si è trasformato in un presunto “casting politico”. La smentita di De Laurentiis ha riportato la vicenda nei giusti binari, ma l’episodio mostra quanto la sua figura sia percepita come ingombrante e influente anche al di fuori dei campi da calcio e dei set cinematografici.
Cinema e calcio, le due “C” di De Laurentiis
Nella sua dichiarazione, De Laurentiis ha voluto rimarcare la sua identità professionale, ricordando i due ambiti che lo hanno reso famoso e riconosciuto: il cinema, con la lunga tradizione familiare legata alla produzione di film, e il calcio, con la gestione del Napoli iniziata nel 2004 e culminata nello scudetto tricolore.
Un richiamo identitario che rappresenta anche un modo per ribadire la distanza dal mondo politico, nonostante il suo nome sia stato più volte evocato negli anni come possibile outsider in scenari elettorali.
Le elezioni regionali si avvicinano
In Campania, il clima politico resta comunque incandescente. Con sette regioni chiamate al voto, l’appuntamento elettorale sarà cruciale. Da un lato il centrosinistra sembra compatto attorno alla figura di De Luca o a una candidatura alternativa come quella di Roberto Fico. Dall’altro, il centrodestra cerca ancora il profilo giusto per sfidare un governatore che resta molto radicato sul territorio.
Il nome di De Laurentiis, seppur smentito, testimonia la difficoltà dei partiti nel trovare figure carismatiche in grado di competere.