Ciro Buonajuto

Ciro Buonajuto si dimette da sindaco di Ercolano dopo dieci anni: “Ho servito con passione e devozione”

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Written by Irene Vitturri

13 Giugno 2025

📍 Luogo: Ercolano

Dopo dieci anni alla guida del Comune di ErcolanoCiro Buonajuto, esponente di Italia Viva, ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni da sindaco. In carica dal 1° giugno 2015 e riconfermato nel settembre 2020, Buonajuto ha comunicato la sua decisione ai microfoni del TG Regione, senza però chiarire nel dettaglio le motivazioni alla base della scelta.

Nel corso del suo intervento ha espresso parole di gratitudine e di affetto per la città: «Sono stato sindaco di Ercolano per dieci anni e ho svolto il mio incarico con passione e devozione. In questo tempo la città è cresciuta culturalmente, ma anche nella legalità e nel turismo».

Un percorso politico lungo dieci anni

La figura di Ciro Buonajuto è stata per anni centrale nella politica locale ercolanese. Avvocato, giovane dirigente politico, si è distinto per l’impegno nella lotta alla camorra e per la promozione dell’immagine positiva di Ercolano, città di cultura e legalità. Durante il suo mandato, la città ha registrato una crescita del turismo grazie anche alla valorizzazione degli Scavi archeologici e a numerose iniziative culturali.

Buonajuto è stato anche vicepresidente nazionale dell’ANCI, guadagnando un ruolo di rilievo nel dibattito politico nazionale.

Le tensioni politiche e l’azzeramento della giunta

Le sue dimissioni giungono dopo un periodo di forti tensioni politiche interne alla maggioranza. Già nel febbraio 2025, Buonajuto aveva deciso di azzerare la giunta comunale, a seguito del rinvio del voto sul bilancio di previsione. Una scelta che mise in evidenza le difficoltà nel dialogo tra le forze di maggioranza.

Il Partito Democratico, con la consigliera Antonietta Garzia, aveva chiesto maggiori approfondimenti sulla ripartizione delle risorse economiche, una richiesta che il sindaco interpretò come un ostacolo all’efficienza amministrativa. «La mediazione è essenziale, ma solo se finalizzata al bene della città», aveva commentato allora Buonajuto.

L’azzeramento dell’esecutivo venne presentato come un gesto di apertura e di rinnovato confronto, ma anche come un segnale contro la paralisi amministrativa che, a suo dire, rischiava di compromettere i progetti in corso.

Incognite sul futuro politico di Ercolano

Le dimissioni aprono ora una fase di incertezza politica per il Comune di Ercolano. Sarà compito del commissario prefettizio, in caso di mancata ricomposizione, traghettare l’amministrazione verso nuove elezioni. Nel frattempo, restano numerosi gli interrogativi sul futuro politico dello stesso Buonajuto, il quale non ha escluso un impegno su scala regionale o nazionale all’interno della galassia centrista.

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