Il centrodestra è diviso sul tema del terzo mandato per i presidenti di Regione, e il dibattito sulle sorti anche di De Luca, si è ufficialmente riacceso con il vertice di maggioranza tenutosi a Montecitorio. Al centro dell’incontro, oltre alle prossime elezioni regionali, c’è la proposta di cambiare la normativa vigente per consentire a Luca Zaia e Attilio Fontana (entrambi al secondo mandato) di candidarsi ancora. La Lega continua a spingere con forza in questa direzione, mentre Fratelli d’Italia, inizialmente contraria, si mostra ora più possibilista. Più fredda invece Forza Italia, che sottolinea i rischi per la democrazia nel concentrare troppo potere nelle mani di un solo presidente regionale per troppi anni.
Le parole di Tajani e l’ombra del ritorno di Vincenzo De Luca
A rappresentare le perplessità di Forza Italia ci ha pensato il vicepremier Antonio Tajani: “Un presidente di Regione ha una concentrazione di poteri molto forte. Restare troppo al potere non è mai positivo in una democrazia”. Ma tra le righe del confronto emerge un altro scenario potenzialmente esplosivo per il centrosinistra: con la modifica della legge nazionale, anche Vincenzo De Luca potrebbe ricandidarsi in Campania. Il ministro Francesco Lollobrigida avrebbe affermato che “il terzo mandato sarebbe micidiale per il Pd in Campania, perché a quel punto De Luca non sarebbe più fuori gioco”. Una considerazione che sposta la questione da un piano tecnico a un gioco strategico tra alleanze e consensi.
La sentenza della Consulta e l’attuale normativa
Nonostante la pressione politica, la situazione normativa è chiara: ad aprile, la Corte Costituzionale ha bocciato la legge elettorale regionale campana che tentava di aggirare il limite dei due mandati. La Consulta ha ribadito che la legge statale 165 del 2004 rappresenta un principio fondamentale della materia elettorale e non può essere derogata dalle Regioni a statuto ordinario. Qualsiasi possibilità di concedere un terzo mandato ai presidenti regionali, dunque, passa necessariamente da una modifica della legge nazionale.
Le ipotesi sul tavolo: modifica della legge o decreto ad hoc
Le opzioni in discussione sono tre: un disegno di legge ordinario, un emendamento in sede di conversione di un altro provvedimento o addirittura un decreto-legge ad hoc. In ogni caso, serve un intervento formale per cambiare la legge 165/2004. I tempi sono stretti e il dibattito interno alla maggioranza è ancora acceso. Tuttavia, se il Parlamento dovesse approvare una modifica in tal senso, tutti i presidenti di Regione attualmente al secondo mandato, come Zaia, Fontana e De Luca, si troverebbero potenzialmente in corsa per una nuova elezione.
De Luca torna in corsa – Le conseguenze politiche: tra strategie e alleanze future
Il tema del terzo mandato, dunque, non è più solo un nodo normativo, ma un vero e proprio terreno di scontro politico. Da una parte, la Lega mira a mantenere il controllo del Nord rilanciando i suoi leader più forti; dall’altra, Fratelli d’Italia valuta le ripercussioni sul fronte della leadership interna e dei futuri equilibri regionali. Intanto, nel centrosinistra, si riapre il dossier De Luca, il cui ritorno potrebbe cambiare radicalmente il quadro in Campania. L’estate si preannuncia calda anche sul fronte istituzionale.