Giovanni De Angelis contro l’abbattimento delle Terme Nuove di Castellammare: “Si demolisce la storia per una scelta propagandistica”
La decisione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di procedere all’abbattimento delle Terme Nuove di Castellammare di Stabia per far spazio al nuovo polo ospedaliero continua a far discutere. Tra le voci più critiche si distingue quella di Giovanni De Angelis, esponente di Fratelli d’Italia e avvocato stabiese, che attacca duramente la scelta definendola una “resa culturale” e “un atto contro l’identità cittadina”.
De Luca annuncia l’inizio dei lavori
Nel corso dell’inaugurazione del nuovo reparto di pneumologia all’ospedale di Boscotrecase, De Luca ha annunciato che i lavori di demolizione delle Terme Nuove inizieranno entro la fine di maggio, avviando così il cantiere per il nuovo ospedale stabiese. Il progetto è stato presentato come un intervento di riqualificazione urbanistica e sanitaria, ma le reazioni non si sono fatte attendere.
De Angelis: “Una politica cieca distrugge la storia di Castellammare”
Attraverso un duro post sui social, Giovanni De Angelis ha definito l’operazione un atto di cieca demolizione dei simboli cittadini, affermando:
“Non è l’ospedale in sé a indignare, ma il modo con cui si sacrifica una struttura storica senza confronto pubblico e senza alternative serie”.
Le critiche al progetto e all’investimento previsto
De Angelis contesta anche i 120 milioni di euro previsti per il nuovo ospedale, sostenendo che queste risorse dovrebbero essere investite nel rafforzamento degli attuali presidi sanitari, come il San Leonardo e l’ospedale di Gragnano, che servono oltre 120.000 abitanti con personale e mezzi insufficienti.
“Due medici e tre infermieri per turno non sono degni di una sanità che si definisce moderna”, ha sottolineato.
“Scelta propagandistica e senza confronto”
Secondo De Angelis, l’abbattimento rappresenta una scelta imposta dall’alto, priva di condivisione con il territorio. Un’operazione propagandistica, finalizzata più a guadagnare consenso politico che a rispondere alle reali esigenze della cittadinanza.
Il richiamo alla storia e alla memoria collettiva
Nel suo lungo intervento, De Angelis ha richiamato anche il precedente storico del 1956, quando furono demolite le Antiche Terme con il padiglione moresco, simbolo di bellezza e identità. Oggi, con l’abbattimento del complesso del Solaro, si rischia di ripetere lo stesso errore: “Un’altra ferita al cuore della nostra città”.
Fratelli d’Italia: “No alla demolizione dei simboli stabiesi”
Fratelli d’Italia di Castellammare ribadisce il proprio NO all’abbattimento delle Terme Nuove, considerate parte integrante dell’identità cittadina insieme alla cantieristica navale. De Angelis chiude con un appello:
“La città non può restare a guardare. Difendiamo la nostra storia, i nostri spazi, la nostra memoria. Il futuro si costruisce con il rispetto del passato”.