Istat, occupazione in crescita a luglio 2025: tasso al 62,8%, disoccupazione al 6%. Boom di contratti stabili, ma resta il nodo donne e inattivi
Buone notizie dal fronte del lavoro: secondo l’ultima rilevazione dell’Istat, a luglio 2025 il tasso di occupazione in Italia è salito al 62,8%, mentre quello di disoccupazione è sceso al 6%, segnando un minimo storico che non si registrava dal 2007. I dati, accolti con entusiasmo dal governo, evidenziano un incremento di 218mila occupati rispetto allo stesso mese del 2024.
Istat occupazione luglio 2025: la reazione di Meloni
“Numeri incoraggianti”, li ha definiti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un post sui social, sottolineando come i dati Istat confermino “l’efficacia delle misure messe in campo” dal suo esecutivo. “Più opportunità, più lavoro, più crescita per l’Italia”, ha aggiunto, convinta che questo trend possa favorire la ripresa dei consumi e dell’economia, nonostante le incertezze internazionali.
Tajani e Salvini: “Disoccupazione ai minimi, ora aumentare i salari”
Non sono mancate le dichiarazioni da parte degli altri esponenti della maggioranza. Il vicepremier Antonio Tajani (Forza Italia) ha sottolineato come l’Italia stia toccando un “record storico di occupati”, mentre Matteo Salvini ha ribadito l’impegno del governo nel “combattere il precariato” e nel garantire nuove opportunità.
I numeri dell’Istat: più contratti stabili, meno autonomi
Secondo il report Istat, il numero complessivo degli occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni e 217mila. Tra questi:
- 16,4 milioni sono dipendenti permanenti
- 2,5 milioni sono contratti a termine
- Gli autonomi sono poco più di 5 milioni, in calo
Il tasso di occupazione è salito dello 0,1% su base mensile e dello 0,4% rispetto a luglio 2024.
Disoccupazione al 6%: ai minimi da quasi 20 anni
Il dato più significativo riguarda la disoccupazione, scesa al 6%, sotto la media della zona euro per la prima volta dal 2007. I disoccupati sono oggi 1 milione e 532mila, 74mila in meno rispetto al mese precedente. Particolarmente positiva anche la variazione tra i giovani: la disoccupazione giovanile è passata dal 20,1% al 18,7%.
Donne e over 50: i segnali meno positivi
Nonostante i dati generali positivi, alcune fasce della popolazione restano ai margini. L’occupazione femminile è calata di 0,2 punti tra giugno e luglio, e tra gli inattivi (chi non lavora e non cerca un impiego) si registra un aumento di 30mila unità in un mese, concentrato soprattutto tra le donne e gli over 50.
Calderone: “Trend destinato a consolidarsi”
La ministra del Lavoro Marina Calderone ha commentato i numeri parlando di un “trend destinato a consolidarsi”. Ha definito “colpente” il calo dei disoccupati e degli inattivi su base annua (da 12 milioni e 403mila nel 2024 a 12 milioni e 322mila nel 2025), pur riconoscendo alcune criticità che il governo punta a risolvere.
Prospettive per l’autunno
Il governo intende ora puntare su politiche attive per il lavoro, aumenti salariali per le fasce più deboli e un ulteriore contenimento del precariato. L’attenzione resta alta anche sul fronte dell’inclusione lavorativa di donne, giovani e over 50, ancora parzialmente esclusi dai benefici della ripresa.