Ponte sullo Stretto

Ponte sullo Stretto, Salvini: “Lavori al via in estate con massimi controlli antimafia”

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Written by Redazione

31 Maggio 2025

Il ministro Salvini rilancia il Ponte sullo Stretto: lavori previsti per l’estate e tolleranza zero contro le infiltrazioni mafiose

Durante una visita istituzionale a Messina, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato che i lavori per il Ponte sullo Stretto inizieranno nell’estate 2025. Dopo le anticipazioni dell’AD di Stretto di Messina Pietro Ciucci, che aveva indicato fine giugno come data possibile, arriva ora la conferma politica, accompagnata da rassicurazioni su trasparenza e legalità. Tuttavia, le polemiche non mancano, soprattutto sul fronte delle infiltrazioni mafiose e sulla gestione dei fondi pubblici.

L’annuncio di Salvini: “Partenza in estate”

«Credo nei siciliani, nei giovani, negli imprenditori», ha detto Salvini durante l’incontro in Prefettura a Messina. Il ministro ha sottolineato che manca solo l’approvazione definitiva del Cipess per dare il via ai lavori: «Siamo all’ultimo passaggio». La volontà è quella di dare impulso a un’opera ritenuta fondamentale per connettere la Sicilia al resto d’Italia e d’Europa.

Focus su legalità e trasparenza

Al centro del vertice con istituzioni locali e parti sociali, la questione legalità. Salvini ha promesso «controlli antimafia più severi dell’attuale codice», annunciando badge di cantiere, verifiche sui subappalti, sui trasporti, sulle mense e sui rifiuti. «Ogni euro dei cittadini deve finire nelle tasche di imprese sane», ha ribadito, auspicando anche un supporto ulteriore da parte del Ministero dell’Interno e delle Prefetture.

Le accuse di Bonelli: “Terreni dei boss tra le aree espropriate”

Non si è fatta attendere la dura replica di Angelo Bonelli, deputato di AVS, che ha accusato Salvini di ipocrisia: «Ha tentato di aggirare le norme antimafia con un blitz nel DL Infrastrutture». Bonelli ha denunciato la presenza, tra i proprietari dei terreni espropriati, di soggetti legati a Cosa Nostra e ’Ndrangheta, citando il caso di Santo Sfameni e il casolare di Villafranca Tirrena usato per summit mafiosi.

Il nodo del protocollo di legalità

Bonelli ha inoltre ricordato che nel 2024 l’AD Pietro Ciucci aveva promesso un protocollo di legalità per l’opera, protocollo che a oggi, maggio 2025, non risulta ancora attivo. Una mancanza che secondo il parlamentare getta ombre pesanti sulla gestione del progetto e sull’effettiva volontà di garantire trasparenza.

Fondi sottratti alla Sicilia? Le accuse su bilancio e priorità

Il leader di AVS ha poi attaccato Salvini per aver, a suo dire, “scippato” 3 miliardi di euro destinati originariamente alla Sicilia per opere di messa in sicurezza, rigenerazione urbana e ferrovie, per trasferirli in Liguria e Veneto. «Solo per la messa in sicurezza di edifici e territorio si tratta di 800 milioni di euro sottratti alla Sicilia», ha affermato.

Salvini rassicura: “Controlli rafforzati in pieno accordo con il Quirinale”

Salvini ha replicato assicurando che «l’obiettivo è prevenire ogni forma di malaffare». Ha garantito un confronto continuo con il Quirinale per rafforzare i controlli già previsti dal decreto. «L’opera sarà seguita mese per mese e i disagi saranno minimizzati», ha detto, promettendo dialogo costante con le amministrazioni di Messina e Reggio Calabria.

Manifestazioni e dissenso: “Garantiti i diritti, no ai vandalismi”

Infine, il ministro ha voluto distinguere tra dissenso legittimo e atti di violenza: «Garantiremo tutte le manifestazioni, basta che non degenerino in criminalità come avvenuto a marzo. Chi devasta e aggredisce non sta manifestando, ma commettendo reati».

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