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Napoli, proteste contro la privatizzazione di asili e scuole: sindacati e consiglieri sul piede di guerra

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Written by Redazione

21 Giugno 2025

Napoli, ipotesi privatizzazione scuole e asili: sindacati e maggioranza contro la proposta del Comune

La città di Napoli è scossa da un acceso dibattito sull’ipotesi di privatizzazione di asili nido e scuole dell’infanzia comunali. La notizia ha scatenato la dura reazione dei sindacati e sollevato tensioni anche all’interno della maggioranza del Consiglio comunale. Al centro della questione, il commissariamento dell’amministrazione comunale per il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge 234/2021.

I sindacati sul piede di guerra: “No alla privatizzazione”

Le sigle Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa hanno espresso ferma opposizione alla proposta del Comune di aprire i servizi educativi comunali al privato convenzionato tramite accreditamento. La denuncia arriva dopo l’incontro del 18 giugno tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali: secondo i rappresentanti dei lavoratori, il Comune avrebbe annunciato questa strategia come risposta al commissariamento.

“Assistiamo all’ennesima visione miope e meramente contabile – scrivono CGIL, CISL e UIL – che mira alla privatizzazione del servizio pubblico per ridurre la spesa, ignorando la qualità e la dignità del lavoro educativo”.

Il commento del CSA: “Scelta assurda, pronti alla mobilitazione”

Anche il CSA, con la voce di Franca Pinto, si è detto contrario:

“Siamo basiti. Un’Amministrazione che aveva promesso investimenti nel pubblico ora parla di privatizzazione. Il nostro no lo porteremo in piazza, ad alta voce”.

Il sindacato ha invece proposto una mappatura degli spazi esistenti, da riqualificare per aumentare l’offerta educativa senza esternalizzazioni.

Nino Simeone: “Tentativo maldestro di scaricare un fallimento”

Durissimo anche Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture e componente di quella Istruzione:

“È un tentativo maldestro di scaricare su lavoratori e famiglie il peso di un fallimento amministrativo. Le strutture sono poche, spesso fatiscenti. Con pochi milioni si potrebbero recuperare edifici abbandonati per offrire più servizi”.

Mancato raggiungimento degli obiettivi? “Colpa della gestione, non della scuola pubblica”

Secondo Simeone, attribuire la responsabilità alle scuole è sbagliato:

“La lista d’attesa è di oltre 1.200 bambini ogni anno. Il problema è strutturale. E invece si pensa a tagliare, privatizzare e ignorare i reali bisogni della cittadinanza”.

La posizione del Sindaco Manfredi

Sia i sindacati che lo stesso Simeone hanno lanciato un appello diretto al Sindaco Gaetano Manfredi, anche nella sua veste di Presidente ANCI:

“Ci appelliamo al suo senso delle istituzioni: non ascolti dirigenti scollegati dal territorio. Riporti il dibattito su un binario pubblico, dignitoso, trasparente”.

Il contesto: commissariamento e legge 234

Il dibattito nasce dal commissariamento deciso dal Governo in base alla Legge 234/2021, con l’obiettivo di ampliare il servizio educativo per la fascia 0-6 anni. Commissario è stato nominato lo stesso Manfredi, che ora si trova in una posizione delicata tra vincoli amministrativi e pressione sociale.

Il caso della privatizzazione delle scuole comunali a Napoli si carica di significati politici, sociali e culturali. Mentre sindacati, operatori del settore e parte della maggioranza si oppongono con forza, il destino del servizio educativo napoletano si giocherà nelle prossime settimane. La città chiede risposte, non tagli.

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