Anastasia Trofimova

Anastasia Trofimova: dalla Siberia a Roma per cambiare vita. La drammatica fine della donna trovata morta a Villa Pamphili

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Written by Redazione

20 Giugno 2025

📍 Luogo: Roma

Anastasia Trofimova morta a Roma: dalla Siberia a Malta per imparare l’inglese, fino all’incontro con un uomo violento e alla tragica fine a Villa Pamphili.

Aveva lasciato la Siberia per cercare una nuova vita in Europa, ma il viaggio di Anastasia Trofimova si è concluso tragicamente a Roma. Il suo corpo è stato ritrovato tra i rovi di Villa Pamphili, accanto a quello della sua bambina. Una storia di sogni spezzati, bugie e violenza.

Dalla Siberia a Malta

Anastasia era nata a Omsk, in Russia, il 21 settembre 1996. Nel 2023, decise di lasciare la sua città natale, nel cuore della Siberia, per trasferirsi a Malta. L’obiettivo era imparare l’inglese e crearsi un futuro in Europa. Ma il destino aveva altri piani.

L’incontro con Francis Kaufmann

Non è chiaro quando Anastasia conobbe Francis Kaufmann, un uomo che si faceva chiamare Rexal Ford, viveva di identità false e si spacciava per un produttore cinematografico. Dietro la maschera, però, si celava un uomo con alle spalle denunce e condanne per violenza. Da quell’incontro, per Anastasia, iniziò una spirale discendente.

La nascita della bambina

Nel giugno del 2024, a Malta, nasce Andromeda Ford, figlia registrata da Kaufmann con un nome fittizio. L’uomo avviò le pratiche per darle la cittadinanza americana. Insieme, i tre iniziarono un viaggio che li avrebbe portati fino a Roma, dormendo in una tenda a Villa Pamphili, mentre Kaufmann si presentava come regista in cerca di contatti.

I litigi e i segnali ignorati

Più volte fermato dalla polizia per liti violente in strada con Anastasia, Kaufmann continuava a raccontare bugie. Lei era priva di documenti e veniva presentata come moglie. Nessuno è riuscito a intervenire in tempo. L’ultima volta che l’uomo fu fermato, Anastasia era già morta.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Anastasia è stato scoperto tra i rovi di Villa Pamphili, abbandonato come un rifiuto. Accanto a lei la figlia, ancora viva, ma per poche ore: anche la piccola è morta poco dopo, lasciando un’intera città sconvolta.

Il riconoscimento della madre

A riconoscere Anastasia è stata la madre, Tatiana Zemliakova, che ha contattato la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Ha riconosciuto i tatuaggi della figlia e ha confermato con certezza la sua identità. Il loro ultimo contatto risale al 2 giugno, tramite email: Anastasia le scriveva dei problemi con il compagno e della speranza di poterli risolvere.

Una tragedia che si poteva evitare

La morte di Anastasia Trofimova e della sua bambina pone interrogativi sulle mancanze istituzionali, sui segnali trascurati, e sulla pericolosità dell’uomo che l’ha condotta verso la morte. Una storia che merita giustizia e che non può essere dimenticata.

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