crollo palazzo Maddaloni

Maddaloni, crolla un palazzo in pieno centro: paura in via Fabio Massimo

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Written by Redazione

25 Giugno 2025

📍 Luogo: Maddaloni

Crollo palazzo a Maddaloni: edificio abbandonato da anni implode in via Fabio Massimo. Nessuna vittima, ma resta l’allarme degrado

Paura a Maddaloni, in provincia di Caserta, dove un palazzo di due piani è improvvisamente crollato in via Fabio Massimo, nel cuore del centro storico. Fortunatamente non ci sono state vittime né feriti: l’episodio è avvenuto intorno alle 7 del mattino, quando la strada era deserta. Il palazzo era abbandonato da oltre dieci anni. È il quattordicesimo crollo registrato in due anni e mezzo nel comune pedemontano.

Il crollo in centro: nessun ferito ma tanta paura

Il cedimento strutturale ha causato un forte boato e un’enorme nube di polvere. I solai, il tetto e i balconi dell’edificio sono collassati, riversando le macerie nella corte interna. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e polizia municipale, che hanno verificato l’assenza di persone coinvolte. Le ricerche sotto le macerie si sono concluse intorno alle 9:30.

L’edificio abbandonato e la mancata messa in sicurezza

Lo stabile era stato oggetto di una precedente ordinanza di messa in sicurezza, mai eseguita dai tre proprietari. Già dieci anni fa, dopo un primo cedimento, il Comune aveva intimato interventi urgenti, rimasti lettera morta. Nel frattempo l’edificio era diventato rifugio occasionale per immigrati irregolari, secondo quanto dichiarato dalla Polizia municipale.

Il sindaco De Filippo: “Servono soluzioni strutturali, non più interventi tampone”

Il sindaco Andrea De Filippo ha lanciato un appello per un intervento strutturale sul patrimonio edilizio degradato del centro storico: “Non basta contare i crolli. Serve un piano risolutivo”. Per questo è stato affidato al professore Pasquale Miano della Federico II l’incarico di redigere un nuovo Piano di recupero, con censimento e mappatura dei fabbricati a rischio.

I precedenti: 14 crolli in due anni e mezzo

Il crollo di ieri non è un caso isolato: dal 2023 ad oggi si sono verificati almeno 14 episodi simili. Tra i più gravi quelli in via Sambuco e via Bixio. In alcuni casi, come in via Costanzi, il Comune è intervenuto realizzando gallerie d’acciaio per evitare il cedimento di interi immobili. Ma i fondi e le competenze spesso non bastano.

Le difficoltà del Comune: proprietà indivise e rinunce all’eredità

Molti stabili abbandonati sono di proprietà indivisa o di eredi emigrati all’estero, impossibili da contattare. In questi casi, l’amministrazione punta ad acquisire gli immobili al patrimonio pubblico, per poi avviare interventi di recupero. L’ente ha avviato procedure d’urgenza per un nuovo censimento delle aree storiche.

In arrivo la mappatura aerea del centro storico

Per comprendere l’estensione del rischio, sarà avviata un’aerofotogrammetria in scala 1:5000 e una nuova cartografia dettagliata, fondamentale per definire lo stato reale di conservazione degli edifici. L’obiettivo è anticipare i crolli, non subirli.

Incentivi e nuove regole per i proprietari

Il nuovo Piano di recupero prevede anche incentivi volumetrici e agevolazioni urbanistiche per i proprietari che intendano ristrutturare. Il sindaco auspica che queste misure possano stimolare il recupero del centro, ma avverte: “In alcuni casi estremi dovremo agire noi come Comune, per tutelare l’incolumità pubblica”.

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