A Non è l’Arena su La7 si torna sul caso Bonafede-Di Matteo
Nella puntata di domenica 10 maggio di Non è l’Arena si è tornato a parlare dello scontro tra il pm Nino Di Matteo e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Legge l'elenco dei boss mafiosi
Usciti dal carcere grazie all'emergenza coronavirtus, Massimo Giletti, e Non è l'Arena si incendia di nuovo. "Qualcuno si è dimenticato cos'è la mafia e cosa fa la mafia. E che quel 41 bis fu tanto voluto da Giovanni Falcone, qualcuno ha dimenticato il 23 maggio 1992".
Alle immagini strazianti della strage di Capaci, in cui persero la vita il magistrato anti-mafia e gli uomini della sua scorta, si alternano i nomi dei boss di primissimo piano tornati in libertà. A cominciare da "Cataldo Franco, l'uomo che ha partecipato al sequestro e all'omicidio del piccolo Santino Di Matteo, strangolato e poi sciolto nell'acido". Tutto chiaro?
https://youtu.be/wXgJ_ofDHps
Tutto è cominciato domenica 26 Aprile
Quando a ‘Non è l’Arena’ il conduttore Massimo Giletti lancia la bomba, con documenti alla mano comincia a fare qualche nome (Francesco Bonura, Pasquale Zagaria etc.) tra le decine di boss mafiosi, camorristi e ndranghetisti e non, usciti dalle rispettive carceri. La prima domanda è rivolta al Ministro Bonafede (Ministro della Giustizia) il quale, proprio il giorno prima, pubblica sul suo profilo Facebook questo messaggio:
“La lotta alle Mafie è una cosa seria”.
“Siamo tutti d’accordo” – dice Giletti – “che Stato è uno Stato che permette ai proprio boss mafiosi di uscire dalle carceri? E’ serio scaricare le colpe sui Magistrati? Io credo che non sia serio, se c’è un responsabile si trova al Ministero e appartiene al sistema del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria)”.(Corriere/Libero/Editoriale)
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