Vigili urbani promossi a membri dello staff con stipendi da capogiro. Dopo le indagini arriva l'archiviazione per Vincenzo De Luca: "Non sono semplici autisti, ma una segreteria mobile".

I fatti

Si chiude quindi con una archiviazione l'indagine della Procura di Napoli che riguarda i quattro vigili urbani assunti nella Segreteria Istituzionale del Presidente della Regione Campania. Nei confronti di De Luca gli inquirenti ipotizzarono tutta una sfilza di reati: dall'abuso d'ufficio, al reato di falsità ideologica e truffa.

Pagati quanto i dirigenti

Come rende noto La Repubblica, le prime contestazioni iniziano a emergere in relazione agli stipendi erogati ai vigili. Questi, secondo le accuse iniziali, venivano pagati alla stregua di dirigenti. Buon per loro, direte. Se non fosse che, secondo le accuse, svolgessero solo la mansione di autisti.

"Una segreteria mobile" - Le dichiarazioni di De Luca

Il governatore della Campania, quando è stato ascoltato dagli investigatori, però, ha spiegato ai Pubblici Ministeri che i quattro vigili non erano dei semplici autisti. Ma contrario, rappresentavano, in buona sostanza, una vera e propria "segreteria mobile".

La Corte dei Conti vuole vederci chiaro

Sulla vicenda ha aperto un procedimento anche la Corte dei Conti della Campania, per un presunto danno erariale da 400mila euro, che ha citato in giudizio il presidente De Luca.

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Liquida, con un sarcastico “il Tar manda a scuola la Regione”, probabilmente, l’epoca delle ordinanze territoriali. Il Codacons afferma quindi “definitiva e grande soddisfazione” nel commentare il provvedimento con il quale il collegio del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania “ha sancito l’illegittimità delle ordinanze regionali”. De Luca perde.

Il Codacons

Così il vice segretario nazionale del Codacons, Matteo Marchetti: “L’ordinanza 306/2021 conferma il decreto 153/2021; le scuole secondarie superiori sono in presenza secondo quanto stabilito dal Dpcm; si torna a scuola senza ‘se’ e senza ‘ma’”. Con l’avvocato Laura Clarizia, affermano: “Ancora una volta, ed in via definitiva è stato stabilito il valore e il diritto intoccabile ed inattaccabile dell’istruzione sancito della nostra Costituzione.

l'Istruzione

"I servizi essenziali come l’istruzione sono di competenza dello stato centrale. Si è affermata la centralità del diritto allo studio e alla frequenza scolastica”. A questo punto non possono essere considerati legittimi i singoli provvedimenti di sospensione delle attività scolastiche da parte delle autorità comunali lì dove non ci sono casi acclarati di contagio o indici particolarmente elevati di diffusione del covid-19, in base alle regole stabilite dal Cts a livello nazionale, quindi i cittadini possono impugnare tutte le ordinanze illegittime di chiusura delle scuole”. Nonostante ciò in Campania partono nuove restrizioni, ma non per tutti. Non si cambia colore, ma potrebbero scattare provvedimenti per singoli paesi. Leggi anche: Ospedale nel Beneventano si svuota: posti letto disponibili per i contagiati Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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