Omicidio Martina Carbonaro, sequestrati i cellulari dei familiari di Alessio Tucci: accertamenti il 18 giugno
Si terranno il prossimo 18 giugno gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Napoli Nord sui cellulari di Alessio Tucci, il 19enne reo confesso dell’omicidio della 14enne Martina Carbonaro, uccisa lo scorso maggio ad Afragola. Oltre al suo telefono, verranno analizzati anche i dispositivi dei cinque familiari del giovane.
Accertamenti tecnici il 18 giugno
La Procura ha disposto la copia forense dei cellulari per verificare eventuali messaggi, chiamate o dati che potrebbero essere utili alle indagini. I telefoni sono stati sequestrati il 28 maggio, ma al momento nessun familiare risulta indagato.
I dispositivi sotto esame
Gli accertamenti riguarderanno non solo il cellulare del 19enne, ma anche quelli di cinque componenti della sua famiglia. L’obiettivo degli inquirenti è accertare eventuali comunicazioni o comportamenti sospetti avvenuti nelle ore successive all’omicidio o nei giorni precedenti.
Alessio Tucci resta in carcere
Tucci è attualmente detenuto con le accuse di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, avrebbe agito da solo, ma gli inquirenti vogliono escludere ogni forma di complicità indiretta o aiuto.
Il femminicidio di Martina Carbonaro
Martina, solo 14 anni, è stata trovata senza vita ad Afragola, in provincia di Napoli. Il caso ha scosso l’intera comunità e l’Italia intera. La ragazza aveva da tempo interrotto la relazione con Tucci, che però non accettava la fine del rapporto.
I funerali e il dolore della comunità
Le esequie si sono svolte tra lacrime e commozione. Presenti familiari, amici e autorità locali. L’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, ha pronunciato parole durissime contro la cultura della violenza:
«L’amore non uccide, non umilia, non perseguita. Chi ama, protegge».
La posizione della Procura
Gli inquirenti proseguono con il massimo riserbo, ma l’acquisizione dei contenuti telefonici potrebbe fornire elementi utili non solo a ricostruire la dinamica dei fatti, ma anche a chiarire eventuali responsabilità aggiuntive.
Un caso che scuote l’Italia
L’omicidio di Martina Carbonaro è diventato simbolo di una piaga che non accenna a fermarsi: la violenza contro le donne e le ragazze. La società civile continua a chiedere giustizia, prevenzione e educazione sentimentale.