Daniele Rezza condannato

Omicidio di Rozzano, Daniele Rezza condannato a 27 anni per aver ucciso Manuel Mastrapasqua

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Written by Redazione

2 Luglio 2025

Daniele Rezza condannato a 27 anni per l’omicidio di Manuel Mastrapasqua: ucciso per un paio di cuffie a Rozzano

La Corte d’Assise di Milano ha condannato Daniele Rezza a 27 anni di reclusione per l’omicidio di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2023 a Rozzano, per un paio di cuffie wireless. Il giovane, accoltellato mentre tornava dal lavoro, ha perso la vita per un tentativo di rapina finito in tragedia.

Le motivazioni della sentenza

La Procura aveva chiesto una condanna a 20 anni, escludendo le aggravanti inizialmente contestate. Ma la Corte ha riconosciuto i futili motivi e la minorata difesa, escludendo solo l’aggravante del nesso tra rapina e omicidio. Riconosciuti anche i risarcimenti alla famiglia della vittima: 150mila euro alla madre, 70mila euro ciascuno ai fratelli.

Le parole dell’assassino: “Non volevo ucciderlo”

In aula, Daniele Rezza ha chiesto perdono alla famiglia Mastrapasqua: “Voglio chiedere scusa e fare un percorso di giustizia riparativa. Non era mio intento ammazzarlo, volevo solo rapinarlo”. Nell’interrogatorio aveva raccontato: “Mi sono avvicinato con il coltello per farmi dare quello che aveva e lui ha reagito”.

La dinamica dell’omicidio di Rozzano

Manuel Mastrapasqua era appena sceso dal tram e stava rientrando a casa dopo un turno in un supermercato, quando è stato aggredito. Rezza lo ha colpito al petto con una coltellata. Dopo il delitto, si è nascosto in Piemonte, dove poi si è consegnato.

Recidivo: un altro episodio violento a giugno 2024

Il giovane è anche imputato in un altro processo per una aggressione con coltello avvenuta a fine giugno 2024, nella quale la vittima riportò solo un lieve taglio. Un episodio che rafforza l’immagine di una pericolosa recidiva.

La madre della vittima: “Li deve fare tutti”

Angela Brescia, madre di Manuel, ha commentato la sentenza: “Ventisette anni e li deve fare tutti in carcere. So che non sarà così, ma adesso va bene”. La donna ha apprezzato che la Corte abbia aggravato la pena rispetto alla richiesta della Procura.

Il fratello Michael: “Rozzano non è una scusa”

“Anche io sono cresciuto senza padre e a Rozzano, ma non ho mai fatto nulla del genere”, ha detto Michael Mastrapasqua, fratello minore di Manuel. “Rezza è recidivo, doveva essere fermato prima. Crescere in un quartiere difficile non è una giustificazione”.

Una pena che non lenisce il dolore

L’avvocato della famiglia, Roberta Minotti, ha parlato di “pena congrua”, pur sottolineando che nessuna condanna potrà mai colmare il vuoto lasciato da Manuel. Resta il dolore di una famiglia e la speranza che giustizia sia davvero fatta.

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