📍 Luogo: Capri
Un dramma che ha scosso profondamente l’intera comunità isolana: Pietro Esposito, 76 anni, è morto nella mattinata del 25 luglio in via Vanassina a Capri, mentre attendeva un’ambulanza che non è mai arrivata in tempo. L’uomo era stato classificato in codice rosso, ma entrambi i mezzi di soccorso disponibili sull’isola si trovavano già impegnati in altri interventi d’urgenza.
Ambulanze indisponibili: una situazione critica
Al momento della chiamata d’emergenza, le due ambulanze attive a Capri erano impegnate in due zone completamente opposte del territorio: una stava trasportando provette mediche da analizzare, mentre l’altra si trovava all’eliporto di Anacapri, dove aveva appena accompagnato un paziente in attesa di trasferimento a Napoli. Proprio questa seconda ambulanza, appena completato il trasporto, si è diretta immediatamente verso via Vanassina per prestare soccorso a Esposito. Tuttavia, all’arrivo dei sanitari, non c’era più nulla da fare.
L’intervento del sindaco di Capri
A commentare pubblicamente la vicenda è stato il sindaco di Capri, Paolo Falco, che ha espresso preoccupazione per le condizioni dell’assistenza sanitaria di emergenza sull’isola, specialmente durante il periodo estivo:
«Sicuramente c’è un problema, perché il territorio isolano è complesso. Quando la seconda ambulanza è impegnata, soprattutto in estate e in caso di patologie tempo-dipendenti, può rappresentare una criticità».
Il primo cittadino ha poi aggiunto che sarà richiesto un potenziamento del presidio di emergenza 118, soprattutto durante la stagione turistica, quando la popolazione presente sull’isola cresce in modo significativo.
Una morte che fa riflettere sull’emergenza sanitaria nelle isole
Il decesso di Pietro Esposito riapre un dibattito delicato e urgente: quello della gestione delle emergenze sanitarie nelle realtà insulari, dove le risorse sono limitate e il tempo può fare la differenza tra la vita e la morte. L’accaduto ha suscitato grande emozione a Capri, dove molti conoscevano l’uomo e ora si interrogano su come un simile evento potesse essere evitato.
La richiesta di soluzioni strutturali per Capri
I residenti e le istituzioni locali chiedono soluzioni concrete e rapide. La presenza di una sola ambulanza disponibile alla volta in un territorio come quello caprese, caratterizzato da strade strette e affollate, non può più essere considerata sufficiente, soprattutto nei mesi in cui il flusso turistico aumenta vertiginosamente. La tragica morte di Pietro Esposito diventa dunque un simbolo della necessità di rivedere il modello di soccorso nelle isole minori, affinché simili tragedie non si ripetano.