Operai morti a Napoli

Operai morti a Napoli, erano senza casco né imbracature: due lavoravano in nero, quattro indagati per omicidio colposo

User avatar placeholder
Written by Irene Vitturri

26 Luglio 2025

📍 Luogo: Napoli

Una tragedia che poteva essere evitata, quella avvenuta mercoledì 24 luglio nel quartiere collinare dell’Arenella, a Napoli, dove tre operai sono precipitati nel vuoto da un’altezza di oltre 20 metri dopo il cedimento di un montacarichi. Ora, le indagini svelano un quadro drammatico: due lavoratori erano in nero e nessuno dei tre indossava i dispositivi di sicurezza obbligatori, come il casco protettivo e l’imbracatura.

Le vittime sono Vincenzo Del Grosso, 54 anni, Ciro Pierro, 62, e Luigi Romano, 67. Stavano lavorando su una piattaforma elevatrice installata in un edificio in ristrutturazione di via Morghen, zona Vomero-Arenella. La struttura ha improvvisamente ceduto, causando il ribaltamento del cestello e il tragico volo nel vuoto. Per i tre non c’è stato scampo.

Nessun casco, nessuna imbracatura: sicurezza ignorata

Secondo i primi accertamenti degli inquirenti, i tre operai non avevano alcun dispositivo di protezione. Nessun casco, nessuna cintura di sicurezza: una situazione inaccettabile in qualsiasi contesto, ancor di più in un lavoro in quota. Ma non è tutto: due delle tre vittime lavoravano senza contratto, impiegate in modo irregolare, come confermato da fonti investigative.

Le condizioni del cantiere e della piattaforma sono ora al centro dell’inchiesta aperta dalla Procura di Napoli, che ha avviato verifiche sulle autorizzazionisui documenti relativi alla sicurezza e sull’idoneità tecnica della struttura utilizzata. Un rotolo di bitume, posizionato sul cestello insieme ai tre uomini, potrebbe aver contribuito al sovraccaricodella piattaforma.

Il dramma nel cantiere di via Morghen

L’incidente si è verificato intorno alle 9:25 nel cortile interno di un palazzo residenziale. I tre operai erano impegnati nei lavori di ristrutturazione del tetto e si trovavano su un cestello elevatore collegato a una colonna mobile. A quanto pare, la struttura non ha retto il peso combinato degli operai e del materiale da costruzione, cedendo improvvisamente.

Il cestello si è ribaltato a circa venti metri di altezza, proiettando i tre operai nel vuoto. Sono morti sul colpo. A nulla sono serviti i soccorsi immediati. Sul posto si sono radunati i residenti della zona, scioccati dall’accaduto. Un barista che poco prima aveva servito il caffè a due delle vittime ha dichiarato, incredulo: «Parlavano, scherzavano… e adesso sono morti».

Quattro persone indagate per omicidio colposo

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone: l’amministratore del condominio, il coordinatore per la sicurezza, il titolare della ditta per cui lavoravano gli operai e il responsabile dell’azienda che ha noleggiato la piattaforma. L’ipotesi è omicidio colposo plurimo. Gli inquirenti della sezione “Lavoro e colpe professionali”, coordinati dal procuratore aggiunto Antonio Ricci e dalla pm Stella Castaldo, stanno conducendo tutti gli accertamenti necessari.

Sono stati già eseguiti i sopralluoghi nel cantiere e acquisite tutte le documentazioni relative alla sicurezza sul lavoro, ai contratti e alle attrezzature impiegate. Tra le piste investigative, anche quella di un errore umano nella valutazione del carico, che avrebbe superato la portata massima consentita per il cestello.

Lavoro, diritti e sicurezza: una strage annunciata

Questo ennesimo incidente sul lavoro, che si aggiunge a una lunga e tragica lista in Italia, ha acceso nuove polemiche sulla mancanza di sicurezza nei cantieri, sull’assenza di controlli efficaci e sull’uso ancora diffuso del lavoro irregolare. Tre vite spezzate che potevano essere salvate con il semplice rispetto delle norme di legge.

Il dolore delle famiglie si accompagna alla rabbia e alla richiesta di giustizia. Nessuno dovrebbe morire per lavorare. Le indagini faranno il loro corso, ma resta l’amaro della consapevolezza che, ancora una volta, la negligenza e l’illecito hanno fatto da sfondo a una tragedia annunciata.

Image placeholder

41esimoparallelo.it, testata online che racconta in tempo reale i fatti più rilevanti dall’Italia e dal mondo. Ogni giorno approfondiamo cronaca, attualità, politica e società con un’informazione chiara, veloce e accessibile a tutti.