📍 Luogo: Policoro
Una tragedia silenziosa ma devastante ha colpito la comunità agricola di Policoro (Matera) nella giornata del 9 settembre 2025. Un operaio agricolo di 45 anni, di origine bengalese, ha perso la vita in un incidente sul lavoro, quando il trattore che stava manovrando si è ribaltato lungo una strada interpoderale nei pressi del bosco Pantano.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava operando in via Giumenteria, su un terreno impervio, quando il mezzo agricolo ha preso una traiettoria sbagliata su un dislivello. In una frazione di secondo, il trattore si è ribaltato, travolgendolo con una violenza fatale. I soccorsi, pur tempestivi – con l’intervento di Vigili del Fuoco, 118, Carabinieri e ispettori della ASL-Medicina del Lavoro – non hanno potuto evitare l’irreparabile.
Reazione del territorio: appelli alla sicurezza
Sull’accaduto, Pino Giordano, segretario provinciale Ugl di Matera, ha lanciato un accorato monito: “Non bastano appelli o buone intenzioni: è urgente rafforzare la prevenzione sul campo”. La sua dichiarazione — riportata da fonti locali — denuncia una situazione di emergenza per la sicurezza sul lavoro in agricoltura, dove la formazione è spesso carente e i mezzi privi di dispositivi anti-ribaltamento.
Il contesto agricolo: una professione a rischio
In Basilicata, come nel resto d’Italia, l’agricoltura rimane un settore dove gli incidenti mortali sono troppo frequenti. La natura stessa del lavoro — l’impiego di trattori, macchinari pesanti, terreni irregolari e condizioni atmosferiche instabili — amplifica i pericoli. In assenza di formazione e dispositivi di sicurezza, anche un attimo di distrazione può essere fatale.
Azione istituzionale e scadenze future
Sebbene rimangano in attesa i risultati delle indagini ufficiali, è chiaro che un’efficace azione sul fronte della sicurezza richiede investimenti mirati: revisioni dei trattori agricoli, formazione obbligatoria per i lavoratori, utilizzo di cinture e roll-bar. Solo così si potrà impedire che tragedie simili diventino cronaca abituale nei campi della nostra regione.