Le nuove norme su auto benzina diesel 2035 introdurranno multe per chi non rispetta gli obiettivi di emissione; ibridi e auto usate subiranno restrizioni e controlli più rigidi. Il piano prevede che dal 2035 non verranno più vendute auto nuove con motore a combustione interna nell’Unione Europea, mentre per i veicoli usati e per gli ibridi ci saranno transizioni graduali con penalizzazioni per i modelli più inquinanti.
È previsto che chi non si adeguerà alle normative si troverà a pagare sanzioni salate, e che le città italiane inizieranno già ad applicare blocchi e regolamentazioni specifiche sui veicoli diesel e benzina meno performanti.
Cosa significa “auto benzina diesel 2035”
La normativa europea stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2035 non potranno essere venduti nel mercato UE veicoli nuovi a benzina o diesel che emettono CO₂, ovvero che non siano a emissioni zero. Questo obbligo non riguarda i veicoli già in circolazione né quelli usati acquistati precedentemente.
Gli ibridi, che combinano motore elettrico e combustione, avranno una posizione intermedia: ammessi ancora per alcuni anni ma con limiti più severi sulle emissioni, tassazioni più alte e costi di gestione che cresceranno.
Impatto sulle auto usate
Anche per il settore dell’usato le conseguenze saranno significative. Le auto a benzina o diesel meno recenti o con standard inferiori saranno sempre meno accettate in città con zone a traffico limitato (ZTL) o aree di qualità dell’aria aggravate.
I proprietari di veicoli usati dovranno considerare:
- valore residuo che può calare drasticamente per auto non conformi;
- bollo più caro per emissioni alte;
- rischi di restrizioni di circolazione in base alle ordinanze locali;
- difficoltà nella vendita se non si tratta di modelli “puliti” o ibridi/zero emissioni.
Le multe e le penalità
Le multe entreranno in vigore per i costruttori che non rispettano le soglie di emissione media del parco auto venduto: ogni grammo di CO₂ oltre i limiti stabiliti sarà sanzionato.
Per i cittadini, penalità indirette:
- limitazioni locali del traffico per auto non conformi;
- maggior costo del bollo auto;
- possibili tributi comunali per modifiche nelle zone urbane.
Quali sono le regole UE
L’Unione Europea ha approvato standard Euro 7 che impongono limiti più rigidi su emissioni nocive come NOₓ e particolato. Le regole UE prevedono che dal 2035 nuovi veicoli leggeri debbano essere a emissioni zero per quanto riguarda la CO₂.
Le case automobilistiche sono obbligate a ridurre progressivamente la media di emissione del proprio parco vetture venduto per evitare multe gravose che possono essere calcolate for vehicle × (emission over limit) × sanzione per grammo.
Cosa cambia in Italia
In Italia, le amministrazioni locali stanno lavorando su regolamenti che anticipano in parte le misure UE: blocchi per i veicoli diesel più vecchi, incentivi per veicoli elettrici e ibridi, aumenti del bollo per emissioni elevate.
Si prevede che entro il 2030 molte città italiane implementeranno restrizioni per le auto a benzina/diesel usate che non rispettano standard emissione Euro 6 o superiori.
Le prospettive per gli ibridi
Gli ibridi godranno di un periodo transitorio. Per molti anni potranno circolare, ma:
- saranno soggetti a tassazioni crescenti;
- il costo del carburante e manutenzione sarà penalizzato se comparato agli zero emissioni;
- potrebbero non avere accesso a incentivi statali quando questi verranno riservati ai mezzi completamente elettrici.
Tempi e passi principali
Cronologia prevista:
- Dal 2025-2026: entrata in vigore di normative più strette per emissioni, soprattutto per nuove omologazioni.
- Nel corso del decennio: rafforzamento dei controlli su usato, bollo, limitazioni comunali.
- 2035: stop alla vendita di auto nuove a benzina o diesel.
- Periodo successivo: forte spinta elettrica, infrastruttura di ricarica, incentivi restanti solo per veicoli zero emissioni.
Criticità e dubbi
- Impatto economico su chi possiede veicoli più vecchi e non può invertirli: il costo del cambio può essere elevato.
- Questioni infrastrutturali: sufficiente rete di ricarica per elettrici?
- Bilancio dello Stato: incentivi, indennizzi e tasse devono essere ben calibrati per evitare impatti sproporzionati su fasce popolari.
- Scarsa chiarezza su come i veicoli “verdi” ibridi saranno tassati o incentivati nei vari comuni italiani.
Opinioni degli esperti
Secondo alcuni esperti di ambiente e trasporti, la misura è inevitabile per ridurre le emissioni complessive e rispettare gli obiettivi climatici UE.
Altri sottolineano che servirebbe più dialogo, aiuti pubblici robusti, progetti di conversione della flotta pubblica, e misure che evitino che la normativa penalizzi le persone con reddito basso.
Cosa fare ora per chi possiede un’auto
Se hai un’auto benzina o diesel non nuovissima, queste sono azioni pratiche che puoi considerare:
- controllare se il veicolo è conforme agli standard Euro vigenti (Euro 6 o superiore);
- valutare passaggio a ibrido, elettrico, anche usato elettrico;
- informarsi sulle ordinanze locali che limitano traffico ai veicoli inquinanti;
- tenere d’occhio incentivi statali/regionali per rottamazione o acquisto verde;
- pianificare un cambio auto strategico nei prossimi 5-10 anni.
Il quadro globale e ambientale
Queste regole su auto benzina diesel 2035 fanno parte di un disegno più ampio europeo per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
L’industria automobilistica è già sotto pressione per innovare, investire su elettrico, batterie e ridurre l’uso dei motori fossili. I governi spingono su incentivi, infrastrutture, normative più severe, ma la transizione sarà complessa.
Auto benzina diesel 2035: cosa resta da chiarire
Restano da definire:
- entità precisa delle multe per chi vende auto nuove oltre i limiti;
- tempistiche dettagliate per restrizioni locali sull’usato;
- incentivi più chiari per gli ibridi;
- strumenti per aiutare fasce più deboli.