Caldo record 2025, l’allarme degli scienziati: quasi 1.500 morti in 10 giorni. Milano e Roma ai primi posti per vittime
Il caldo estremo che ha investito l’Europa tra il 23 giugno e il 2 luglio 2025 si è rivelato un vero e proprio killer silenzioso. Non si è trattato soltanto di sofferenza o disagi temporanei: le temperature estreme hanno provocato centinaia di vittime, in gran parte a causa del cambiamento climatico.
L’impatto devastante dell’ondata di calore
Secondo uno studio congiunto dell’Imperial College di Londra e della London School of Hygiene & Tropical Medicine, il cambiamento climatico ha triplicato il numero di decessi legati al caldo in 12 grandi città europee. Le stime parlano di circa 1.500 morti in eccesso in soli dieci giorni, un dato allarmante che sottolinea la gravità della situazione.
Milano e Roma tra le città più colpite
L’Italia risulta tra i Paesi più colpiti, con Milano e Roma in cima alla triste classifica delle città europee con il maggior numero di decessi. Nella sola Milano si è registrato il picco più alto, con quasi 500 vittime complessive tra le due metropoli.
Il ruolo del cambiamento climatico
Gli studiosi hanno evidenziato come il riscaldamento globale, provocato dalle emissioni di combustibili fossili, abbia reso l’ondata di calore fino a 4°C più intensa rispetto a quanto sarebbe stato in assenza dell’influenza umana. Si tratta di un dato che conferma il legame diretto tra il cambiamento climatico e la crescente pericolosità di questi fenomeni estremi.
Un rischio destinato a crescere
L’ondata di calore registrata non è stata un evento isolato, ma il risultato inevitabile di un pianeta che continua a surriscaldarsi. Gli scienziati lanciano l’allarme: senza interventi rapidi e incisivi, il numero di vittime provocate dalle temperature estreme è destinato ad aumentare nei prossimi anni.
La necessità di agire subito
I ricercatori invitano i governi e le istituzioni a prendere misure immediate per contrastare il riscaldamento globale e proteggere la popolazione più vulnerabile. Solo un’azione collettiva potrà ridurre i rischi legati al caldo estremo e ai cambiamenti climatici sempre più frequenti e distruttivi.
L’emergenza climatica non è più un tema del futuro, ma una minaccia concreta e attuale. Gli eventi estremi di quest’estate lo dimostrano chiaramente, con Milano e Roma simbolo di una crisi che colpisce in modo sempre più violento.