📍 Luogo: Usa
Donald Trump ha annunciato un possibile punto di svolta nella guerra a Gaza. Attraverso un messaggio pubblicato sul suo social Truth, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che Israele ha accettato le condizioni per un cessate il fuoco di 60 giorni, una tregua durante la quale tutte le parti coinvolte potranno lavorare per arrivare alla fine delle ostilità. Ora l’attenzione si sposta su Hamas, a cui è stata ufficialmente presentata la proposta tramite la mediazione di Qatar ed Egitto.
Mentre si attende la risposta definitiva del gruppo palestinese, la situazione sul campo resta drammatica, con nuovi attacchi israeliani su Gaza City che hanno provocato morti e feriti.
Trump: «Una tregua di 60 giorni per fermare la guerra»
«I miei rappresentanti hanno avuto un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni», ha scritto Trump, sottolineando che si tratta di un’opportunità decisiva per porre fine a una guerra che rischia di degenerare ulteriormente. Il presidente ha poi aggiunto: «Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione può soltanto peggiorare».
Trump ha reso noto che la proposta di tregua sarà ora presentata ufficialmente ad Hamas dai negoziatori qatarioti ed egiziani, attori chiave nei precedenti dialoghi tra le parti.
Nuovi raid israeliani su Gaza: morti e feriti
Nonostante l’annuncio della possibile tregua, i combattimenti non si sono fermati. Nelle ultime ore, le forze armate israeliane hanno colpito diverse aree della Striscia di Gaza, in particolare nella zona settentrionale e centrale.
A Gaza City, un raid su un’abitazione in via Jaffa ha causato la morte di diverse persone. Un secondo attacco, condotto con un drone sul quartiere di al-Karama, ha provocato numerosi feriti. In Deir el-Balah, nel centro della Striscia, almeno dieci sfollati sono rimasti feriti in seguito a un bombardamento che ha colpito le tende dove avevano trovato riparo.
Il contesto: tensioni ancora altissime dopo lo scontro con l’Iran
L’annuncio della tregua arriva a pochi giorni dall’incontro tra Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington, in cui era stata celebrata la “vittoria contro l’Iran”. Un clima che, se da un lato alimenta le tensioni geopolitiche, dall’altro sembra aprire uno spiraglio alla diplomazia nella martoriata Striscia di Gaza.
Resta ora da capire se Hamas accetterà le condizioni proposte. In caso contrario, ha avvertito Trump, «la situazione può solo peggiorare». L’opinione pubblica internazionale guarda con attenzione ai prossimi sviluppi, nella speranza che la tregua annunciata si trasformi in un reale passo verso la pace.