Donald Trump

Trump rinvia i dazi al 1° agosto, l’Ue replica: “Non ci piegheremo al bullismo”

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Written by Irene Vitturri

8 Luglio 2025

📍 Luogo: Usa

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di rinviare l’introduzione dei dazi sulle merci estere, posticipando la scadenza originaria del 9 luglio al 1° agosto. La decisione è stata giustificata con la volontà di lasciare spazio a ulteriori trattative in corso con l’Unione Europea e altri partner commerciali. Tuttavia, mentre da un lato si apre a possibili accordi, dall’altro l’ex presidente annuncia una nuova ondata di tariffe comprese tra il 25% e il 40% a carico di numerosi Paesi giudicati “non collaborativi”.

L’Europa risponde: “Basta bullismo, servono regole e strategie comuni”

La reazione del blocco europeo non si è fatta attendere. In un messaggio pubblicato su X, Iraxte Garcia Perez, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, ha commentato con fermezza:

“Ci rammarichiamo di questa guerra commerciale, che aumenta i costi, danneggia posti di lavoro e aggrava la disuguaglianza globale. L’Europa ha bisogno di una strategia ferma e unita, con chiare linee guida, conseguenze concrete e prontezza ad agire. Non ci piegheremo al bullismo.”

Anche il commissario europeo per il Commercio, Maroš Šefčovič, ha invitato alla calma e alla diplomazia, sottolineando l’impegno dell’Europa a trovare soluzioni “eque e reciprocamente vantaggiose”, pur restando pronta a riequilibrare le proprie posizioni in caso di mancato accordo.

Da Giappone a Sudafrica: i nuovi dazi Usa colpiscono 13 Paesi

Nel frattempo, il presidente Trump ha annunciato nuove tariffe commerciali già formalizzate attraverso lettere ufficiali inviate ai governi interessati. Le aliquote si suddividono così:

  • 25%: Giappone, Tunisia, Corea del Sud, Malesia, Kazakistan
  • 30%: Sudafrica, Bosnia
  • 32%: Indonesia
  • 35%: Bangladesh, Serbia
  • 36%: Thailandia, Cambogia
  • 40%: Myanmar, Laos

Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha definito la mossa “estremamente deplorevole”, ma ha confermato l’apertura a nuovi negoziati. Anche Phumtham Wechayachai, premier ad interim della Thailandia, e il rappresentante bangladese Mahbubur Rahman hanno manifestato la volontà di trovare un accordo commerciale più equo.

Trump: “Incassati 100 miliardi di dollari”, ma i mercati non apprezzano

Secondo quanto dichiarato da Trump, gli Stati Uniti avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di dollari grazie ai dazi, nonostante molte delle tariffe più pesanti non siano ancora attive. Ma l’annuncio non ha convinto i mercati: Wall Street ha chiuso in calo, con perdite evidenti per tutti gli indici principali:

  • Dow Jones: -0,94% (44.406,36 punti)
  • Nasdaq: -0,92% (20.412,52 punti)
  • S&P 500: -0,79% (6.229,98 punti)

Una dimostrazione evidente che le tensioni commerciali continuano a generare incertezza economica e malcontento tra gli investitori.

Incertezza globale e rischio escalation

Il rinvio dei dazi al 1° agosto rappresenta solo una tregua temporanea in una guerra commerciale che rischia di aggravarsi. Con nuove tariffe già annunciate e numerosi Paesi coinvolti, cresce il timore di ripercussioni su scala globale. La posizione dell’Unione Europea sembra indirizzata verso una difesa dei propri interessi economici, ma la strada per un compromesso sembra ancora lunga.

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