📍 Luogo: Firenze
Il mondo del calcio italiano è in lutto per la tragica morte di Celeste Pin, ex difensore e bandiera della Fiorentina, scomparso a soli 64 anni. Pin è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Firenze nel pomeriggio di martedì 22 luglio. A dare l’allarme è stato un parente, preoccupato per il suo silenzio improvviso. Secondo quanto riportato, l’ex calciatore si sarebbe tolto la vita, ma in casa non sono stati trovati biglietti d’addio. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la Polizia, che stanno ricostruendo le dinamiche dell’accaduto.
Una carriera tra i giganti del calcio italiano: da Perugia alla Fiorentina
Celeste Pin ha lasciato un segno profondo nel panorama calcistico italiano. Nato nel 1960, esordì tra i professionisti con il Perugia, dove militò dal 1979 al 1982, vivendo anche l’epoca successiva alla storica annata dell’imbattibilità. Dopo l’esperienza in Umbria, si trasferì alla Fiorentina, squadra con cui legò il proprio nome per nove stagioni consecutive (1982-1991).
Con la maglia viola, Pin disputò partite memorabili, condividendo lo spogliatoio con fuoriclasse come Roberto Baggio, Paolo Rossi, Salvatore Bagni e l’attuale tecnico viola Stefano Pioli. Tra le sue esperienze più importanti si ricorda la partecipazione alla finale di Coppa Uefa 1989-1990, persa contro la Juventus. In quella stagione, la Fiorentina fu costretta a disputare tutte le partite interne al Renato Curi di Perugia, a causa dei lavori allo stadio Franchi per Italia ’90.
Successivamente, ha indossato anche le maglie di Hellas Verona e Siena, portando sempre con sé la sua professionalità e il suo spirito da vero difensore, riconosciuto da tutti come uno “stopper intelligente e tecnico”.
Dopo il calcio: dirigente, commentatore e uomo vicino ai giovani
Conclusa la carriera da calciatore, Celeste Pin non ha mai abbandonato il mondo dello sport. Ha lavorato come dirigente sportivo, impegnandosi attivamente nel settore giovanile e nelle scuole calcio. È stato anche commentatore sportivo, senza mai perdere il contatto con l’ambiente del pallone. Parallelamente, si era costruito una nuova vita nel settore immobiliare, dove era molto apprezzato per la sua serietà e umanità.
Il cordoglio della Fiorentina e degli amici: “Sarà sempre nella storia gigliata”
La Fiorentina, tramite un messaggio ufficiale, ha espresso profondo dolore per la sua scomparsa:
“Il presidente Rocco Commisso, sua moglie Catherine, il direttore generale Alessandro Ferrari, il direttore sportivo Daniele Pradè, mister Pioli e tutta la Fiorentina si uniscono al dolore della famiglia Pin ed esprimono le più sentite condoglianze”.
Nel comunicato si sottolinea come Pin sia rimasto legato al club anche dopo il ritiro, partecipando a eventi pubblici e privati con affetto e orgoglio.
“Celeste è rimasto sempre un tifoso della Fiorentina e non ha mai fatto mancare il proprio sostegno in ogni occasione”.
Commosso anche il ricordo di Marco Gori, storico coordinatore delle Fiorentina Legends, che ha condiviso con Pin molte partite di beneficenza e momenti di amicizia.
“Siamo tutti increduli. Era felice e sereno. Solo poche settimane fa era con noi a festeggiare i 120 anni del Perugia. Era una persona tranquilla, allegra, sempre disponibile”.
Un ricordo che si fa ancora più struggente alla luce di una scomparsa che nessuno si aspettava e che ha colto di sorpresa anche i suoi amici più stretti.