📍 Luogo: Milano
Era conosciuto da tutti come “il gigante buono”, Davide Teruzzi, il tranviere dell’Atm morto a 50 anni domenica 11 maggio all’ospedale San Raffaele di Milano. Una tragedia che ha colpito profondamente il mondo del trasporto pubblico milanese e che ora è oggetto di indagine da parte della Procura.
La morte dopo un pranzo con i colleghi
Secondo quanto emerso, la vicenda potrebbe avere un punto di svolta nel pranzo consumato con alcuni colleghi domenica 4 maggio, presso un ristorante convenzionato in via Filzi. Il menù, composto da risotto e frittura di pesce, avrebbe provocato malesseri a diversi tranvieri. Inizialmente sembrava trattarsi di una leggera intossicazione alimentare. Tuttavia, le condizioni di Teruzzi sono peggiorate bruscamente mercoledì 7 maggio, quando è stato ricoverato d’urgenza al San Raffaele. Dopo giorni di agonia, è morto nella notte tra sabato e domenica.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per accertare se esista un nesso tra il pasto consumato e il decesso. L’ATS e i NAS dei Carabinieri stanno eseguendo accertamenti igienico-sanitari sul locale coinvolto. Intanto, l’Atm ha sospeso la convenzione con il ristorante in via precauzionale.
Chi era Davide Teruzzi
Davide Teruzzi lavorava da 24 anni per l’Azienda Trasporti Milanesi. Operava al deposito Leoncavallo, in via Teodosio, ed era alla guida delle linee tranviarie 5, 12 e 33. Abitava a Melzo, dove viveva con la madre Emilia, 78 anni, della quale si prendeva cura dopo la scomparsa del padre. Anche il fratello Marco lavora per l’Atm.
Colleghi, amici e passeggeri lo ricordano sui social, in particolare nel gruppo Facebook “Tranvieri di Milano”. I commenti parlano di un uomo solare, generoso, sempre disponibile con tutti. «La sua simpatia e cordialità erano inconfondibili», scrive un collega. La sua presenza alla guida dei tram milanesi non passava inosservata, e sono tanti quelli che lo ricordano con affetto anche tra i semplici utenti del servizio pubblico.
Cordoglio e inchiesta in corso
Atm ha espresso ufficialmente il proprio cordoglio: “Ci stringiamo alla famiglia di Davide in questo momento di profondo dolore”. Altrettanto forte il messaggio di Al-Cobas Atm: “Siamo affranti per la perdita del collega Davide. Attendiamo l’esito degli accertamenti”.
L’autopsia, disposta dalla Procura, sarà determinante per chiarire se il decesso è legato a un’intossicazione alimentare o a un’altra causa. Per ora, non sono emersi dettagli ufficiali sui risultati preliminari. Intanto, il ristorante coinvolto non ha rilasciato dichiarazioni.