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Garlasco, l’avvocata di Andrea Sempio minacciata di morte: “Sai come ti ucciderò”

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Written by Redazione

30 Maggio 2025

Delitto di Garlasco, l’avvocata di Andrea Sempio riceve minacce di morte con foto di un fucile e strumenti da tortura: scatta la denuncia

Nuove tensioni nel caso del delitto di Garlasco, uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi vent’anni. L’avvocata di Andrea Sempio, Angela Taccia, ha ricevuto due email contenenti minacce di morte e immagini inquietanti. Una denuncia è già stata presentata alle autorità, mentre cresce la preoccupazione per il clima di odio che circonda il riaperto processo mediatico.

Le minacce ricevute da Angela Taccia

Angela Taccia, legale di Andrea Sempio — attualmente indagato per la morte di Chiara Poggi — ha denunciato di aver ricevuto due email minatorie. In entrambi i messaggi, identici nel contenuto, era presente la scritta “Sai come ti ucciderò” accompagnata da una fotografia di un fucile a pompa con sette proiettili, oltre ad altre immagini raffiguranti strumenti da tortura: un martello, un laccio e delle pinze.

Gli oggetti delle email: “Ucciderò te e Sempio” e “Sei morta”

Le due email differiscono soltanto per l’oggetto. In una si legge “Ucciderò te e Sempio”, nell’altra “Sei morta”. Il contenuto, invece, è il medesimo e lascia trasparire un intento intimidatorio grave e preoccupante, al punto da indurre l’avvocata a sporgere immediata denuncia.

“Messaggi bellissimi, ma anche minacce allucinanti”

“Ho ricevuto messaggi bellissimi, ma anche minacce di morte allucinanti – ha dichiarato Taccia –. Non possiamo più tollerare che il confronto giudiziario si trasformi in odio personale. Nessuno dovrebbe rischiare la propria incolumità per svolgere il proprio lavoro.”

La solidarietà della difesa di Alberto Stasi

La risposta del mondo legale non si è fatta attendere. In particolare, l’avvocata Giada Bocellari, che insieme ad Antonio De Rensis rappresenta Alberto Stasi — già condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi — ha espresso massima solidarietà: “Questo clima d’odio deve finire. Non è accettabile. Sembra che la situazione stia sfuggendo di mano e bisogna mettere un limite. Siamo molto dispiaciuti.”

Un clima sempre più teso attorno al caso

Il caso di Garlasco è tornato alla ribalta in seguito alla nuova iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico di Chiara Poggi all’epoca dei fatti. La riapertura delle indagini ha riacceso il dibattito pubblico, che però sembra ormai travalicare i limiti del confronto civile, degenerando in minacce e intimidazioni.

Indagini in corso per risalire all’autore delle minacce

Le email minatorie sono ora al vaglio delle autorità competenti. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all’autore materiale dei messaggi per chiarire motivazioni, identità e modalità di invio. Si ipotizzano reati gravi tra cui minacce aggravate e tentata coazione.

Il processo mediatico come nuova arena d’odio

Questo nuovo episodio pone nuovamente l’attenzione sul fenomeno del processo mediatico, spesso alimentato da social media, blog e forum online, dove le opinioni si trasformano in insulti, accuse e atti intimidatori. Una degenerazione che mette a rischio chi opera nella giustizia.

L’appello al ritorno al rispetto delle regole

Il mondo legale e l’opinione pubblica iniziano a chiedere a gran voce un ritorno al rispetto delle regole democratiche e giudiziarie. La difesa, il processo, l’inchiesta devono svolgersi in tribunale, non nelle caselle di posta o nelle minacce sui social.

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