Dj Godzi morto a Ibiza, la verità della testimone

Dj Godzi, mistero sulla morte a Ibiza: «Inseguiva una ragazza sul balcone». Autopsia, la famiglia contesta: «Vogliamo la verità»

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Written by Irene Vitturri

24 Luglio 2025

📍 Luogo: Ibiza

Una mattina d’estate a Ibiza, nel silenzio ancora sospeso di un condominio residenziale, si trasforma in una scena di caos e tragedia. Michele Noschese, 35 anni, conosciuto a livello internazionale come Dj Godzi, è morto sabato scorso al termine di un controverso intervento da parte della Guardia Civil spagnola. Secondo una delle testimoni presenti, poco prima dell’arrivo degli agenti, Noschese avrebbe inseguito una ragazza da un balcone all’altro, urlando in modo confuso e agitato. L’intervento delle forze dell’ordine è stato richiesto dai vicini, ma la vicenda è oggi al centro di forti interrogativi.

Il racconto dei testimoni e l’intervento della polizia

Tra i presenti c’era anche Raffaele Rocco, 34 anni, commerciante e amico stretto del deejay, che ha dichiarato di aver assistito agli ultimi istanti di vita di Michele. Secondo la sua testimonianza, Dj Godzi sarebbe stato immobilizzato dagli agenti con manette ai polsi e alle caviglie, bloccato su un letto e incapace di muoversi. «Gridava: “Lasciatemi, lasciatemi!” – ha raccontato Raffaele – Ho visto mio fratello morire davanti ai miei occhi». La scena si sarebbe svolta in una stanza al terzo piano del palazzo, pochi minuti dopo l’intervento della Guardia Civil.

La testimone: «Dirò tutto, parlo perfettamente italiano»

Anche la ragazza coinvolta, testimone dell’accaduto, ha promesso massima collaborazione con le autorità spagnole: «Parlo italiano, sono stata fidanzata con un napoletano. Dirò tutto alla polizia». La giovane avrebbe riferito di essersi sentita in pericolo e di aver chiesto aiuto, circostanza che ha fatto scattare l’allarme e l’intervento delle forze dell’ordine. Tuttavia, ciò che è avvenuto nei minuti immediatamente successivi resta ancora poco chiaro e sarà oggetto di indagine.

Autopsia sotto accusa: “Frettolosa e senza garanzie”

L’autopsia eseguita sul corpo di Michele Noschese ha rilevato tracce di sostanze stupefacenti, ma nessuna lesione compatibile con percosse. Tuttavia, la famiglia contesta fortemente la modalità con cui è stato svolto l’esame medico-legale. Il padre della vittima, Giuseppe Noschese, ex primario del Trauma Center del Cardarelli di Napoli, ha denunciato la totale assenza di un consulente tecnico della difesa e la velocità eccessiva dell’intero procedimento.

«Vogliamo la verità – ha dichiarato – Non accettiamo un’autopsia fatta senza contraddittorio e senza garanzie minime».

L’indagine e la denuncia della famiglia

La morte di Michele Noschese è oggi oggetto di un’indagine ufficiale da parte delle autorità spagnole. Tuttavia, a indagare è la stessa Guardia Civil coinvolta nell’intervento, elemento che ha fatto crescere la diffidenza da parte dei familiari. La famiglia ha presentato denuncia formale, ipotizzando addirittura responsabilità dirette da parte degli agenti che avrebbero gestito l’intervento in modo inadeguato, con tecniche di immobilizzazione che potrebbero aver avuto un ruolo nella morte del dj.

Chi era Dj Godzi

Dj Godzi era un nome molto noto nella scena internazionale della tech house, apprezzato per i suoi set energici e il suo stile originale. Originario di Napoli, aveva costruito la sua carriera esibendosi nei principali locali europei, diventando un punto di riferimento per tanti giovani. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato un vuoto profondo nella community musicale, ma ora l’urgenza è fare chiarezza: cosa è davvero accaduto nei suoi ultimi minuti di vita?

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