📍 Luogo: Pescara
Una tragedia sconvolgente ha colpito nel pomeriggio di giovedì 24 luglio 2025 la riviera Nord di Pescara, dove una bambina di circa 12 anni ha perso la vita annegando in mare. La giovane si era tuffata in acqua insieme ad altri due coetanei, probabilmente amici o fratelli. I tre si stavano divertendo in un tratto di mare apparentemente tranquillo, ma solo due di loro sono tornati a riva. La terza, improvvisamente, è scomparsa.
A notare l’assenza della bambina è stato un bagnante, che ha dato immediatamente l’allarme ai bagnini degli stabilimenti balneari vicini.
I soccorsi: operazione di salvataggio durata oltre due ore
Non appena l’allarme è stato lanciato, è scattato un imponente dispositivo di soccorso. Sul posto sono intervenuti uomini e mezzi della Guardia Costiera, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, pattuglie della Polizia Locale e della Guardia di Finanza, oltre alle ambulanze del 118, tra cui una medicalizzata e una ambulanza di mare.
Fondamentale è stato il contributo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, da cui si sono calati due sommozzatori che hanno esplorato l’area attorno alle scogliere frangiflutti, luogo considerato critico per le correnti insidiose. Ed è proprio lì che, dopo oltre due ore di ricerche, è stato avvistato il corpo della ragazzina, ormai in arresto cardiaco.
Tentativi disperati di salvarla: morta in ospedale
I soccorritori hanno immediatamente praticato le manovre di rianimazione, sia in acqua che a terra. La bambina è stata poi trasferita d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Pescara, dove il personale medico ha continuato i tentativi per stabilizzare le sue condizioni. Purtroppo, ogni sforzo è stato vano. La piccola è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale, lasciando sotto shock familiari, amici e l’intera comunità locale.
Dolore e domande: si indaga sulla dinamica dell’annegamento
Secondo quanto emerso, la giovane non sarebbe di nazionalità italiana. La sua identità non è stata ancora resa nota, ma le autorità stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Le indagini si concentrano su diversi fattori: la presenza o meno di bagnini nel punto esatto dell’incidente, la conformazione del fondale, eventuali correnti improvvise o un malore che potrebbe aver colpito la bambina mentre era in acqua.
La zona delle scogliere frangiflutti, spesso utilizzata per proteggere la costa dall’erosione, può nascondere pericoli invisibili, come risacche e correnti sottomarine. Sarà compito delle forze dell’ordine chiarire se si sia trattato di un tragico incidente o se vi siano responsabilità legate alla sicurezza in spiaggia.
Una tragedia che colpisce tutti
Il dramma consumatosi in poche ore ha lasciato attoniti i presenti, in particolare i due ragazzini che erano con lei in acqua e che hanno assistito, impotenti, alla scomparsa dell’amica. Un trauma profondo che richiederà supporto psicologico. Intanto, sulla riviera pescarese si respira solo dolore, rabbia e incredulità per una tragedia che nessuno potrà dimenticare.