Francesca Ariazzi

Francesca Ariazzi muore a 36 anni in vacanza a Ibiza: il malore appena scesa dal traghetto, dubbi sui tempi dei soccorsi

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Written by Irene Vitturri

25 Luglio 2025

📍 Luogo: Brescia

Doveva essere una vacanza all’insegna del relax e del divertimento tra amiche, ma si è trasformata in una tragedia. Francesca Ariazzi, 36 anni, impiegata di banca di Caionvico (Brescia), è morta a Ibiza dopo un improvviso malore, accusato appena scesa dal traghetto della tratta Ibiza–Formentera. La giovane si trovava sull’isola per godersi qualche giorno d’estate con le amiche, ma non ha mai fatto ritorno a casa.

Non appena messo piede a terra, Francesca ha perso conoscenza ed è crollata a terra. In pochi istanti le sue condizioni sono apparse gravissime. Inizialmente si è parlato di un intervento tardivo dei soccorsi, ma nelle ultime ore i servizi sanitari delle Baleari hanno fornito una ricostruzione ufficiale dei tempi d’intervento. La giovane è stata trasportata in ospedale e ricoverata d’urgenza, ma è deceduta dopo cinque giorni.

Francesca Ariazzi morta per infarto: in corso il rimpatrio della salma

Secondo quanto emerso dalle prime informazioni, Francesca Ariazzi sarebbe morta per infarto. Si sarebbe trattato di un evento improvviso, avvenuto al termine del viaggio tra le due isole. La 36enne si era sentita male appena scesa dal traghetto e da subito la situazione è apparsa critica. La famiglia, sotto shock, sta ora organizzando il rientro della salma, anche se non è escluso che si opti per la cremazione e che in Italia tornino direttamente le ceneri.

Negli ultimi giorni, la madre di Francesca e il suo fidanzato sono volati a Ibiza per starle accanto fino all’ultimo respiro. La notizia della sua morte ha lasciato attonita l’intera comunità di Caionvico e i colleghi della banca dove lavorava, che la ricordano come una persona solare, gentile e sempre disponibile.

Ambulanza arrivata in 13 minuti: la versione ufficiale dei soccorsi

Dopo le polemiche sui presunti ritardi dei soccorsi a Francesca Ariazzi, le autorità sanitarie delle Baleari hanno voluto chiarire i fatti. Secondo quanto riferito dall’ANSA, il centralino d’emergenza dell’arcipelago ha ricevuto la prima chiamata sabato 19 luglio, segnalando una persona con convulsioni al porto di Ibiza. In quel momento è stata inviata una prima ambulanza con supporto vitale di base.

Dodici minuti dopo, e un minuto prima dell’arrivo dell’ambulanza, una seconda telefonata ha riferito che la donna «non respirava». A quel punto è scattato un protocollo d’urgenza per arresto cardiaco, e una seconda ambulanza, dotata di supporto vitale avanzato, è giunta sul posto quattro minuti più tardi, raggiungendo quella già presente. I sanitari hanno effettuato le manovre necessarie e trasportato Francesca Ariazzi in ospedale, dove è rimasta ricoverata per cinque giorni fino al decesso.

Una tragedia che lascia dolore e domande

La morte di Francesca Ariazzi ha lasciato un vuoto incolmabile tra familiari, amici e colleghi. Nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia per confermare con esattezza le cause del decesso, anche se l’infarto è al momento l’ipotesi più accreditata. La vicenda, intanto, ha sollevato anche un dibattito sui protocolli sanitari per i turisti in zone ad alta affluenza e sulla gestione delle emergenze nei porti dell’arcipelago delle Baleari.

La famiglia chiede silenzio e rispetto per il lutto, mentre si moltiplicano i messaggi di cordoglio sui social, dove amici e conoscenti ricordano Francesca con commozione.

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