📍 Luogo: Roma
Si chiamava Francesco Terzulli l’uomo deceduto tragicamente il 20 maggio 2025 a Roma, in un incidente stradale avvenuto lungo la via Cassia bis. Psicologo stimato, 55 anni, Terzulli esercitava la sua professione in uno studio privato in via Eleonora Duse, nel quartiere Parioli. Era conosciuto per la sua sensibilità e per la dedizione al lavoro, che svolgeva da anni con grande passione e professionalità. La notizia della sua scomparsa ha destato profonda commozione tra pazienti, colleghi e conoscenti.
L’incidente sulla Cassia Veientana: nessun altro veicolo coinvolto
Il dramma si è consumato intorno all’ora di pranzo, lungo il tratto della via Cassia Veientana, all’altezza del chilometro 3.800, in zona La Giustiniana. Secondo quanto ricostruito finora, Terzulli era alla guida del suo scooter quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo finendo violentemente sull’asfalto.
Nonostante l’immediato intervento degli automobilisti presenti che hanno provato a prestare soccorso con un massaggio cardiaco, l’uomo non ha mai ripreso conoscenza. All’arrivo dei sanitari del 118, non è stato possibile fare altro che constatare il decesso. Il corpo è stato successivamente trasferito all’Istituto di Medicina Legale del Verano per l’autopsia.
Ipotesi malore: indagini in corso sulla dinamica
Sul luogo del sinistro sono intervenute le pattuglie del XV Gruppo Cassia della Polizia Locale di Roma Capitale, che stanno conducendo tutti gli accertamenti del caso. L’incidente non ha coinvolto altri mezzi e, secondo quanto emerso dalle prime verifiche, non sembrano esserci segni di collisioni o frenate improvvise.
Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è quella di un malore improvviso che potrebbe aver colpito il 55enne mentre era alla guida del suo scooter. Una causa compatibile con la dinamica autonoma del sinistro e che potrà essere confermata solo dagli esami autoptici disposti dalla magistratura.
Il cordoglio di chi lo conosceva
La morte di Francesco Terzulli lascia un vuoto profondo in chi lo conosceva e stimava. Professionista serio e riservato, aveva costruito negli anni un rapporto di fiducia con tanti pazienti che oggi lo ricordano con affetto e riconoscenza. Molti messaggi di cordoglio sono apparsi sui social, dove amici e colleghi lo hanno voluto omaggiare con parole sincere.
Nei prossimi giorni saranno resi noti i dettagli delle esequie, che si prevede saranno molto partecipate. La comunità scientifica, insieme a quella romana, piange la perdita di un uomo che aveva fatto dell’ascolto e del sostegno agli altri la sua missione di vita.
