Dichiarazione dei redditi

Dichiarazione dei redditi 2025: guida completa a modelli, scadenze, novità e sanzioni

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Written by Irene Vitturri

21 Maggio 2025

Il 2025 si apre con il consueto appuntamento annuale dedicato alla dichiarazione dei redditi, che coinvolge milioni di contribuenti italiani. Il calendario degli adempimenti fiscali è stato confermato dall’Agenzia delle Entrate e riguarda sia i lavoratori dipendenti che i pensionati, oltre ai titolari di partita IVA e soggetti con redditi complessi.

I due principali modelli utilizzabili restano il Modello 730 e il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico PF). Entrambi sono disponibili anche in versione precompilata, con dati già inseriti automaticamente dal Fisco grazie alle comunicazioni obbligatorie ricevute da enti terzi (ospedali, banche, INPS, datori di lavoro, ecc.).

Dichiarazione dei Redditi, Modello 730: per chi è indicato e come inviarlo

Il Modello 730 è destinato a:

  • lavoratori dipendenti,
  • pensionati,
  • soggetti anche senza sostituto d’imposta.

Può essere presentato:

  • tramite CAF o professionisti abilitati,
  • oppure direttamente online, accedendo alla propria area riservata sul portale dell’Agenzia delle Entrate con SPID, CIE o CNS.

Il vantaggio principale del 730 è la liquidazione rapida di eventuali crediti o debiti fiscali direttamente in busta paga o pensione.

Modello Redditi PF: per chi è obbligatorio

Il Modello Redditi Persone Fisiche deve essere utilizzato dai contribuenti per i quali non è possibile usare il 730, ad esempio:

  • titolari di partita IVA,
  • soggetti con redditi da partecipazione,
  • redditi esteri,
  • oppure redditi da locazione gestiti in regime diverso dalla cedolare secca.

Anche questo modello è disponibile in versione precompilata e può essere trasmesso online direttamente o tramite un intermediario.

Dichiarazione dei Redditi, scadenze fiscali 2025: il calendario da rispettare

Ecco le principali scadenze da tenere a mente:

  • 20 maggio 2025: apertura invio 730 precompilato.
  • 30 giugno 2025: versamento imposte per titolari di partita IVA (con proroga al 30 luglio con +0,40%).
  • 30 settembre 2025: termine per l’invio del modello 730 (sia precompilato che ordinario).
  • 15 ottobre 2025: secondo acconto IRPEF con maggiorazione per ritardatari.
  • 30 novembre 2025: scadenza invio del Modello Redditi PF in via telematica.
  • 29 dicembre 2025: termine per il ravvedimento operoso in caso di mancato invio nei termini.
  • 29 febbraio 2026: ultima data utile per l’invio tardivo della dichiarazione (oltre è omessa).

Precompilata e controlli: cosa sapere

Il contribuente può:

  • accettare la dichiarazione senza modifiche (esonerandosi così dai controlli documentali),
  • oppure modificare o integrare i dati, assumendosi però la responsabilità formale del contenuto.

Tra i dati già presenti nel precompilato figurano spese sanitarie, interessi su mutui, contributi previdenziali, premi assicurativi, spese scolastiche e altro ancora.

Ravvedimento e sanzioni: cosa succede in caso di ritardo

In caso di mancata presentazione della dichiarazione entro il termine ordinario, il contribuente può ricorrere al ravvedimento operoso entro 90 giorni, con sanzioni ridotte. Superato anche tale termine, la dichiarazione si considera tardiva ma ancora valida solo se trasmessa entro il 29 febbraio 2026. Oltre questa data, si entra nell’ambito delle dichiarazioni omesse, con pesanti conseguenze fiscali e sanzionatorie.

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