📍 Luogo: Roma
Francis Kaufmann è tornato in Italia, dove dovrà rispondere dell’accusa più grave: aver ucciso Anastasia Trofimova, 28 anni, e la figlia di appena 11 mesi, Andromeda. Il duplice omicidio avvenuto nei primi giorni di giugno nel parco di Villa Pamphili a Roma assume contorni sempre più drammatici. E con il Dna trovato sui reperti, per gli inquirenti il cerchio si stringe.
Estradizione turbolenta e arresto a Rebibbia
Kaufmann, cittadino americano di 48 anni, è stato estradato dalla Grecia dove era stato arrestato sull’isola di Skiathos il 13 giugno scorso. Durante il volo di rientro, a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, l’uomo ha avuto un comportamento agitato, arrivando a minacciare gli agenti e a denunciare presunte violenze. «Sono stato picchiato, denuncerò tutti», ha urlato, chiedendo poi un intervento medico per un presunto malore. Portato al Policlinico di Tor Vergata, non sono emerse patologie evidenti. È stato quindi trasferito nel reparto protetto del carcere di Rebibbia, dove si trova attualmente.
Duplice omicidio a Villa Pamphili: la ricostruzione degli inquirenti
Secondo le autorità, Francis Kaufmann avrebbe ucciso Anastasia e Andromeda tra il 4 e il 6 giugno 2025, in una zona isolata del parco. La piccola è morta per strangolamento, mentre le cause della morte della madre, trovata nuda e senza evidenti segni di violenza, sono ancora in fase di accertamento. Si ipotizza un soffocamento anomalo, forse causato con un telo nero ritrovato sul luogo del delitto.
Kaufmann aveva conosciuto Anastasia nel settembre 2023 sull’isola di Malta, dove la ragazza si era trasferita per imparare l’inglese. Da allora avevano instaurato una relazione, ma l’uomo sarebbe diventato sempre più instabile.
Il Dna di Francis Kaufmann sui reperti biologici
Il vero colpo di scena è arrivato con l’analisi dei reperti effettuata dalla Polizia Scientifica. Su alcuni oggetti ritrovati nei pressi dei cadaveri, in particolare sul telo nero, sono state rinvenute tracce di Dna misto a sangue e saliva. Il profilo genetico maschile isolato coincide per metà con quello della figlia, confermando quindi una stretta correlazione biologica. L’altro profilo corrisponde a quello di Francis Kaufmann, rafforzando l’ipotesi investigativa.
Gli inquirenti ritengono che l’uomo possa aver agito con lucida determinazione, tentando poi di fuggire all’estero per sottrarsi alla giustizia italiana. Ora dovrà affrontare il primo interrogatorio di garanzia, previsto nei prossimi giorni davanti al Gip.
Le accuse e le reazioni dell’indagato
Durante i precedenti interrogatori, Kaufmann si è avvalso della facoltà di non rispondere, proclamandosi innocente. Tuttavia, ha rilasciato dichiarazioni polemiche contro l’Italia, definendola «un paese di mafiosi». Un atteggiamento che, unito alle sue reazioni aggressive, non gioca a suo favore. Le autorità, intanto, proseguono con l’analisi degli esami istologici su Anastasia per chiarire le cause esatte della sua morte.
Con le prove genetiche che lo collegano sia alla donna che alla bambina, per Francis Kaufmann si apre ora un percorso giudiziario complesso. La procura, coordinata dall’aggiunto Giuseppe Cascini, è convinta di avere un impianto probatorio solido.