Delitto Garlasco

Garlasco, la difesa di Alberto Stasi: «Sulla scena c’è un’impronta femminile, serve una nuova analisi scientifica»

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Written by Irene Vitturri

25 Maggio 2025

📍 Luogo: Garlasco

A distanza di quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia, il caso si riaccende. La difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata, chiede una nuova revisione scientifica di tutti i reperti raccolti sulla scena del crimine. In particolare, emerge l’interesse verso un dettaglio mai chiarito completamente: la presenza di un’impronta parziale di piedenumero 36/37, compatibile con una donna.

L’avvocato De Rensis: «Rivalutare tutto, anche le impronte»

L’avvocato di Stasi, Antonio De Rensis, ha dichiarato all’ANSA l’intenzione di promuovere una rilettura scientifica completa dei reperti disponibili: «Vorremmo fare una rivisitazione, a livello scientifico, di tutto. Anche delle impronte dei piedi», ha detto. A suscitare l’attenzione è la parziale impronta compatibile con un piede di taglia 36/37, presumibilmente femminile, rilevata nella villetta di via Pascoli, dove Chiara fu trovata uccisa.

La difesa sostiene che le nuove tecnologie forensi, oggi più avanzate rispetto al 2007, possano portare a risultati inediti e potenzialmente decisivi. L’obiettivo è verificare se quella traccia possa indicare la presenza di un’altra personasulla scena del crimine, aprendo la strada a un’ipotesi investigativa mai definitivamente esclusa: l’omicidio commesso da più individui.

Andrea Sempio indagato nella nuova inchiesta della Procura

Nel frattempo, la Procura di Pavia ha riaperto le indagini sul delitto, iscrivendo nel registro degli indagati Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Già in passato il suo nome era emerso in modo marginale nell’inchiesta, ma ora le autorità intendono approfondire il suo ruolo. L’ipotesi è quella di omicidio in concorso, e le verifiche scientifiche potrebbero aiutare a stabilire connessioni tra le nuove piste e i vecchi reperti.

Delitto Garlasco – Le nuove analisi potrebbero riaprire scenari inattesi

Secondo la difesa, la riesaminazione di tracce biologiche, impronte, DNA e reperti ambientali potrebbe contribuire a gettare una luce diversa sulla dinamica del delitto. Le tecniche odierne – come analisi del DNA di ultima generazione e ricostruzioni 3D della scena del crimine – potrebbero fornire risposte che all’epoca non erano tecnicamente ottenibili.

L’impronta femminile, in particolare, non combacia con quella di Chiara, e non risulta attribuita con certezza ad alcun altro soggetto. Per i legali di Stasi, questa traccia potrebbe essere una chiave per riscrivere la verità processuale.

Garlasco, un caso che continua a dividere l’opinione pubblica

Il delitto di Garlasco è uno dei casi più controversi della cronaca italiana recente. Dopo anni di indagini, processi e ribaltamenti, nel 2015 è arrivata la condanna definitiva per Alberto Stasi. Tuttavia, il caso non ha mai smesso di far discutere, alimentando interrogativi tra chi ritiene che non tutta la verità sia emersa.

Ora, con la riapertura dell’inchiesta e le richieste della difesa, si riaccende il dibattito: è possibile che altre persone abbiano partecipato all’omicidio di Chiara Poggi? Le prossime mosse della magistratura potrebbero essere decisive.

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