📍 Luogo: Padova
Ricercatore italiano, geologo planetario dell’Università di Padova, Riccardo Pozzobon ha tragicamente perso la vita in Alaska durante una missione scientifica: è stato travolto da un corso d’acqua di fusione glaciale mentre riempiva la borraccia sul ghiacciaio Mendenhall.
Una missione tra ghiaccio e spazio
Riccardo era in Alaska dal 26 agosto con due colleghi per partecipare al progetto “Gemini”, finanziato dal National Geographic Grant Program. L’obiettivo era studiare le fratture del ghiacciaio Mendenhall, parte del più vasto icefield di Juneau, per ottenere informazioni utili alla geologia planetaria, con possibili applicazioni anche nella preparazione delle lune di Giove o Saturno.
Il tragico incidente
Durante un momento di pausa, mentre riempiva una borraccia, Pozzobon è precipitato in un corso d’acqua glaciale in rapida fusione, venendo trascinato in un inghiottitoio naturale nel ghiaccio. Le squadre di soccorso – giunte immediatamente – hanno dedicato giorni di ricerche sul campo, ma purtroppo senza alcun risultato. Di lui, ad oggi, non è stato recuperato alcun resto.
Vita e carriera di una mente brillante
Nato 40 anni fa e laureato in Geologia nel 2010, Pozzobon ha conseguito il dottorato in Geologia Planetaria nel 2015. È stato autore di più di 120 pubblicazioni scientifiche, anche su riviste prestigiose come Nature. La sua esperienza ha spaziato dalla geologia terrestre a quella spaziale: ha collaborato con la Agenzia Spaziale Europea come istruttore per astronauti, tra cui Luca Parmitano, nell’ambito delle missioni su Luna e Marte.
Dolore nell’ambiente scientifico
La notizia ha sconvolto la comunità scientifica: l’Università di Padova ha espresso cordoglio profondo, mentre la Società Geologica Italiana ha descritto Riccardo come un uomo generoso, allegro, empatico. Più di un collega lo ha ricordato non solo come un brillante ricercatore, ma come un amico capace di costruire legami autentici.
La famiglia colpita
Pozzobon lascia la compagna Claudia e un figlio piccolo: il destino lo attendeva a casa a Selvazzano Dentro, nei pressi di Padova. Numerose iniziative in suo onore si stanno moltiplicando, tra cui la creazione di un fondo di donazione per sostenere la sua famiglia in questo momento di tragico smarrimento.
Riflessioni su un destino segnato dalla passione
La tragica scomparsa è tanto più dolorosa perché avvenuta in un momento ordinario, quasi banale: riempire una borraccia durante il lavoro sul campo. Il contrasto tra la normalità del gesto e la gravità del destino sottolinea quanto il confine tra la ricerca e l’imprevedibile possa trarre in inganno. Le sue scoperte nei “tubi di lava” lunari restano un lascito fondamentale per la geologia planetaria futura.
Eredità tra Terra e stelle
Riccardo vive ancora attraverso le sue scoperte, i suoi scritti, e le sue lezioni. La sua viltà scientifica spazia dal profondo della Terra fino alle superfici celesti. Di lui restano le pubblicazioni, i progetti, e soprattutto la sua umanità, che ha lasciato un’impronta concreta su chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.
Un saluto che continua
La sua scomparsa è una ferita aperta nel cuore della comunità scientifica italiana. Riccardo Pozzobon era dotato di curiosità inesauribile, di una capacità rara di integrare geologia, tecnologia e amicizia. Ricordarlo significa continuare a coltivare i sogni di chi, con passione, guardava alla Terra per capirne anche le stelle.