Incidente sull’A1, muore Ottavio De Angeliis: il camionista 48enne di Giugliano perde la vita tra Fabro e Chiusi
È Ottavio De Angeliis, 48 anni, originario di Giugliano in Campania, il camionista rimasto vittima del tragico incidente stradale avvenuto ieri sull’autostrada A1, nel tratto compreso tra i caselli di Fabro e Chiusi, al confine tra Umbria e Toscana.
Il ribaltamento del mezzo pesante sull’A1
L’incidente è avvenuto in direzione nord, quando il mezzo pesante condotto da De Angeliis, carico di bottiglie d’acqua minerale, si è improvvisamente ribaltato. Il tir ha completamente ostruito la carreggiata nord e invaso parzialmente anche quella sud.
Le operazioni di soccorso: inutili i tentativi di salvataggio
Le operazioni per estrarre l’uomo dalle lamiere sono state complesse e prolungate. I soccorritori hanno fatto il possibile, ma per Ottavio De Angeliis non c’è stato nulla da fare. Il decesso è stato constatato sul posto.
Traffico in tilt e lunghe code in autostrada
Il tratto autostradale interessato è rimasto bloccato per ore, causando disagi e lunghe code. Il traffico ha subito pesanti rallentamenti, mentre si lavorava alla rimozione del mezzo e alla messa in sicurezza della carreggiata.
Dolore a Giugliano: era padre e marito amato
La notizia della morte di Ottavio ha scosso la comunità di Giugliano, dove l’uomo era molto conosciuto. Lascia la moglie, i figli e tanti familiari che lo ricordano con amore e dolore.
Un ricordo commosso sui social: “Ci hai distrutto il cuore”
Sui social decine di messaggi in sua memoria. Tra questi uno particolarmente toccante:
“Non mi farò mai una ragione. Un papà esemplare, un marito amoroso, un cognato speciale, un fratello stupendo. Ci hai distrutto il cuore, ci mancherai come l’aria.”
Indagini in corso: da chiarire la dinamica dell’incidente
Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Non si esclude l’ipotesi di un malore alla guida o di un problema tecnico al mezzo pesante.
Una tragedia che riapre il dibattito sulla sicurezza stradale
Questo ennesimo incidente mortale sulle autostrade italiane riaccende i riflettori sulla sicurezza per i conducenti di mezzi pesanti, spesso esposti a ritmi di lavoro logoranti e tratte pericolose.