📍 Luogo: Sant’Agata sul Santerno
Tragedia sul lavoro nel pomeriggio di lunedì 13 maggio a Sant’Agata sul Santerno, in provincia di Ravenna. Un operaio di 56 anni, di origine albanese, ha perso la vita dopo essere caduto con un muletto in una scarpata lungo il fiume Santerno, mentre era impegnato in un cantiere per la manutenzione di alcune idrovore. L’uomo sarebbe morto sul colpo a causa del violento impatto.
L’incidente mortale sul lavoro
L’incidente è avvenuto intorno alle 15:30. L’operaio si trovava a bordo di un muletto quando, per cause ancora in corso di accertamento, il mezzo si sarebbe improvvisamente ribaltato finendo nella scarpata che costeggia il fiume. Il lavoratore, travolto dal peso del mezzo o sbalzato fuori durante la caduta, è stato ritrovato privo di vita.
I colleghi presenti sul posto hanno immediatamente lanciato l’allarme. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118 con ambulanza e automedica, ma purtroppo per l’uomo non c’era già più nulla da fare: è deceduto sul colpo.
Le indagini e l’intervento delle autorità
La zona raggiunta tempestivamente anche dai carabinieri e dagli ispettori della Medicina del lavoro, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare eventuali responsabilità. Presente anche una squadra dei vigili del fuoco, giunti sia da Lugo che da Ravenna, con una gru a supporto delle operazioni, anche se non necessario l’intervento diretto.
Un’altra tragedia sul lavoro, un altro operaio morto tragicamente
Si tratta dell’ennesima tragedia che colpisce il mondo del lavoro in Italia. La vittima, residente nella zona e regolarmente impiegata nel cantiere, stava svolgendo un’attività ordinaria di movimentazione mezzi. L’episodio rilancia ancora una volta il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e della necessità di prevenzione e controlli accurati.
Cordoglio e dolore nella comunità
La notizia ha sconvolto la comunità di Sant’Agata sul Santerno e l’intero territorio ravennate. Il sindaco ha espresso il cordoglio dell’amministrazione comunale alla famiglia della vittima, sottolineando l’urgenza di una maggiore attenzione alla tutela dei lavoratori: “Non possiamo accettare che si continui a morire sul lavoro”.
