Con l’inizio del secondo semestre, l’INPS ha pubblicato il calendario ufficiale dei pagamenti dell’Assegno unico universale per luglio 2025. Le date da segnare sono lunedì 21 e martedì 22 luglio, con accredito automatico sul conto corrente indicato nella domanda.
Le date valgono per i percettori abituali, mentre chi ha presentato una nuova domanda o ha comunicato variazioni del nucleo familiare riceverà l’accredito entro la fine del mese, con importo aggiornato in base alle nuove condizioni.
Calendario pagamenti assegno unico secondo semestre 2025
Oltre a luglio, l’INPS ha diffuso anche le date dei pagamenti per i mesi successivi:
- Agosto: mercoledì 20 e giovedì 21
- Settembre: lunedì 22 e martedì 23
- Ottobre: lunedì 20 e martedì 21
- Novembre: giovedì 20 e venerdì 21
- Dicembre: mercoledì 17 e venerdì 19
Come controllare l’accredito dell’Assegno unico
Le famiglie possono verificare lo stato del pagamento direttamente dal portale ufficiale dell’INPS. Per accedere al servizio è necessario utilizzare le proprie credenziali Spid, Cie o Cns. L’assegno viene erogato mensilmente senza necessità di rinnovo, ma è essenziale aggiornare tempestivamente l’Isee per non subire decurtazioni.
Aumenti previsti nel 2025: chi riceve di più
Il 2025 ha portato alcuni aumenti all’importo dell’Assegno unico. A partire da febbraio, è stato applicato un adeguamento dello 0,8% per contrastare l’inflazione, facendo salire l’importo massimo per figlio minorenne oltre i 200 euro al mese.
In particolare:
- Famiglie con almeno 3 figli e ISEE entro 45.939,56 euro ricevono un aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni.
- Nuclei con 4 o più figli hanno diritto a 150 euro aggiuntivi al mese, fissi.
Come si calcola l’importo dell’Assegno unico
L’Assegno unico si basa su tre parametri fondamentali:
- ISEE del nucleo familiare
- Numero ed età dei figli a carico
- Presenza di eventuali disabilità
L’importo si compone di una quota fissa e una variabile, che cresce all’abbassarsi dell’Isee. In particolare:
- Per ISEE sotto i 17.223,33 euro: l’importo massimo per figlio minorenne è 201 euro al mese
- Per chi non presenta l’Isee o ha un reddito superiore a 45.939,56 euro: l’importo scende a 57,50 euro mensiliper ciascun figlio minorenne
Perché calano domande e importi medi
Secondo i dati INPS relativi al primo semestre 2025, si registra un calo dell’1,2% nel numero di famiglie beneficiarie rispetto al 2024. Si è scesi per la prima volta sotto i 6 milioni di beneficiari mensili. Parallelamente, anche gli importi medi sono diminuiti.
Le cause principali sembrano essere:
- Mancata presentazione dell’Isee aggiornato entro giugno
- Scarsa conoscenza della misura
- Complicazioni burocratiche
In assenza di un ISEE valido, l’INPS eroga l’importo minimo, riducendo sensibilmente il contributo mensile per molte famiglie.
Assegno unico 2025: bilancio di metà anno tra luci e ombre
A metà del 2025, l’Assegno unico universale mostra un andamento non pienamente positivo. Nonostante le maggiorazioni introdotte dal governo per sostenere la natalità e aiutare i nuclei numerosi, la misura fatica a raggiungere l’intera platea potenziale.
La complessità nella gestione dell’Isee e la scarsa diffusione delle informazioni continuano a penalizzare molte famiglie. Resta quindi da capire se i correttivi introdotti saranno sufficienti per invertire la tendenza e rendere l’Assegno unico uno strumento davvero efficace per le politiche familiari.