Nuovo stop alla campagna vaccinale per mancanza di dosi di vaccino da inoculare ai cittadini. Stavolta è accaduto a Caserta, nei centri della città, di Marcianise, Aversa, Maddaloni, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca. Michele Tari, responsabile Asl centro vaccinale di Caserta, ha fatto il punto della situazione.
Stop alla campagna vaccinale: cosa sta succedendo
La mancanza di dosi ha fatto scattare l'ennesimo stop alla campagna vaccinale, che, nonostante l'ambizioso obiettivo di 500.000 dosi al giorno, non ha ancora conosciuto un'accelerazione degna di nota. Tari, intervistato dalla redazione di "Caserta News", ne ha parlato così:
"I nostri sei centri vaccinali della provincia di Caserta domani (oggi, ndr), lavoreranno solo al mattino per inoculare le dosi di richiamo. Mentre chiuderanno di pomeriggio. Aspettiamo le nuove consegne che avverranno nella tarda mattinata di mercoledì".
Le poche migliaia di dosi presenti nei frigoriferi dei sei hub vaccinali casertani saranno, dunque, utilizzate nella mattinata odierna per somministrare la seconda dose ai cittadini della provincia già vaccinati al 50%. Mentre per le nuove vaccinazioni se ne riparlerà tra più di 24 ore.
Allarme AstraZeneca, casertani dicono no al vaccino
Il siero prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese non ha la fiducia dei cittadini che si dovranno sottoporre al vaccino. Visti gli svariati casi di trombosi potenzialmente collegati alla somministrazione di AstraZeneca, più di una persona rifiuta la vaccinazione.
Si prospetta, in Italia, almeno un 15-20% di cittadini che rifiuteranno il vaccino AstraZeneca, nonostante le rassicurazioni del governo e quelle dell'Ema. Michele Tari tocca anche quest'argomento nel corso dell'intervista al portale di informazione:
"Rifiuto dei cittadini di vaccinarsi con AstraZeneca? Se è un rifiuto non motivato, ma solo per scelta psicologica: vanno in coda. Quindi saranno richiamati alla fine di tutto il percorso per la somministrazione di eventuali altri vaccini. Ma sicuramente non verranno richiamati subito".
Il responsabile Asl del centro vaccinale della Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta chiarisce così, dunque, quale sia l'iter destinato a coloro i quali dicono di no alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, finito sotto accusa in vari paesi del globo.
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