SILF Campania

Campania, bufera sul SILF: 27 milioni spesi ma la piattaforma non funziona. Tommasetti all’attacco contro De Luca

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Written by Redazione

10 Luglio 2025

Il consigliere regionale Aurelio Tommasetti (Lega) denuncia i disservizi del SILF: milioni di euro spesi e ancora problemi per la piattaforma digitale della Regione Campania

Nuova polemica in Campania sul sistema informativo del lavoro e della formazione (SILF). Il consigliere regionale della Lega, Aurelio Tommasetti, ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente Vincenzo De Luca e all’assessore alla Formazione Chiara Marciani Filippelli, denunciando gravi disservizi nonostante i milioni investiti. La bufera su SILF Campania milioni spesi disservizi mette nuovamente sotto accusa l’efficienza della macchina amministrativa regionale.

I milioni spesi per il SILF e i progetti collegati

Secondo quanto denunciato dal consigliere Tommasetti, la Regione Campania avrebbe investito oltre 27 milioni di euro nel progetto SILF. Nel dettaglio, si parla di:

  • 8,6 milioni di euro per il primo intervento SILF Campania;
  • 9,5 milioni di euro per il progetto SILF Evolution;
  • 7,9 milioni di euro per il progetto SILF 4.0;
  • 1,3 milioni di euro per la gestione del Reddito di cittadinanza.

L’obiettivo dichiarato era la creazione di una piattaforma digitale integrata per lavoro e formazione, destinata a cittadini, enti formativi, agenzie e Centri per l’Impiego.

I disservizi denunciati da Tommasetti

Nonostante gli ingenti fondi pubblici, il sistema risulterebbe ancora lontano dalla piena operatività. Tra le principali criticità segnalate da Tommasetti:

  • Utilizzo di fogli Excel per la pubblicazione del catalogo corsi GOL;
  • Uso di Microsoft Forms per la profilazione degli utenti;
  • Duplicazione dei dati su più piattaforme, con conseguente inefficienza;
  • Mancato funzionamento della conferma digitale di presenza alle lezioni;
  • Scarsa funzionalità del chatbot SILFY, costato 56mila euro, spesso non operativo.

“Queste inefficienze rappresentano una duplicazione inutile del lavoro e un evidente spreco di risorse pubbliche”, sottolinea il consigliere.

L’interrogazione alla Regione Campania

L’interrogazione presentata da Tommasetti punta a chiarire quali siano i motivi – tecnici, organizzativi o normativi – che ostacolano il corretto funzionamento del SILF. Il consigliere chiede inoltre di conoscere quali misure la Regione intenda adottare per risolvere le criticità e garantire finalmente la piena operatività del sistema.

“Basta sprechi e procedure obsolete”: l’attacco di Tommasetti

“È ora di dire basta alle procedure obsolete, ai disservizi e allo spreco di risorse pubbliche”, conclude Tommasetti, che chiede risposte immediate alla Giunta regionale.

Il caso del SILF riaccende il dibattito sull’efficacia della spesa pubblica in Campania, con un occhio di riguardo alla gestione dei fondi destinati alla digitalizzazione e al lavoro.

La bufera su SILF Campania milioni spesi disservizi rilancia il tema della trasparenza e dell’efficienza nella gestione dei fondi pubblici. L’interrogazione di Tommasetti potrebbe aprire nuovi scenari politici e giudiziari, in attesa delle risposte ufficiali da parte della Regione.

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