De Luca

Regionali Campania, stoccata di De Luca a Fico: “Un codice etico? Qui non c’è nulla da insegnare”

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Written by Redazione

12 Settembre 2025

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha risposto con toni decisi alla proposta del candidato progressista Roberto Fico di introdurre un “codice etico” in Regione. Nel suo consueto discorso del venerdì, trasmesso sui social, De Luca ha difeso l’operato della giunta e rivendicato i risultati ottenuti in tema di legalità e trasparenza.

“Ho sentito in questi giorni parlare di introduzione di un codice etico in Regione Campania. Sottolineo che chi viene in Campania il codice etico lo deve imparare, non insegnare”, ha dichiarato il governatore.

La sfida a Fico e il terreno della moralità pubblica

Il riferimento a Roberto Fico è stato evidente, sebbene De Luca non abbia mai citato direttamente l’ex presidente della Camera. L’esponente del Movimento 5 Stelle, candidato della coalizione progressista, aveva lanciato tra i suoi primi punti programmatici la proposta di un codice etico per la Regione, segnale di un approccio volto a rafforzare la trasparenza.

De Luca ha ribaltato la narrazione, sostenendo che la Campania, sotto la sua guida, è stata “un modello di gestione spartana e di moralità pubblica”. Ha ricordato che la Regione è l’unica in Italia ad aver stipulato un accordo di collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) sulle gare di appalto, la gestione dei rifiuti, delle acque e delle opere pubbliche.

“Chi usa la demagogia su vicende giudiziarie incivili sappia che il tempo è finito”, ha detto De Luca, aggiungendo che i capitolati delle gare più importanti sono stati sottoposti all’ANAC nelle ultime settimane e mesi.

Roberto Fico
Roberto Fico

La questione sanitaria e il ricorso al Tar

Il governatore ha poi toccato un tema cruciale per la Regione: la sanità. Ha ricordato il ricorso presentato al Tar contro la decisione del governo nazionale di mantenere la Campania nel Piano di Rientro sanitario, una misura che limita le possibilità di spesa e assunzione nel settore.

“È un ricorso contro la vergognosa decisione presa il 4 agosto, quando abbiamo assistito a Roma ad atti di concussione, di violenza politica contro la Regione, intollerabili”, ha dichiarato.

L’udienza è fissata per l’8 ottobre. Secondo De Luca, la Campania subisce un’ingiustizia: altre regioni sarebbero state escluse dal Piano di Rientro, mentre il Sud resta penalizzato. Non ha escluso di voler denunciare per concussione gli esponenti di governo presenti al tavolo, accusandoli di aver causato un danno economico alla Regione.

Il paragone con la Lombardia e l’ironia di De Luca

Il governatore non ha rinunciato a un affondo ironico verso altre regioni, in particolare la Lombardia.

“L’assessore alla salute Bertolaso ha comunicato che per il Cup, il Centro unico di prenotazione, dovranno aspettare il 2027 perché non ce l’hanno fatta e ha detto che saranno i primi in Italia ad averlo. Ricordo che il Cup è stato fatto in Campania nel 2020 e oggi gestiamo 90.000 prenotazioni di prestazioni ogni giorno, molti anni prima dei lombardi”.

Un confronto che De Luca ha usato per rafforzare l’idea di una Campania modello in alcuni settori, spesso sottovalutata nel dibattito nazionale.

De Luca
De Luca

I discorsi del venerdì: la “piazza virtuale” di De Luca

Da anni i “discorsi del venerdì” sono diventati uno strumento politico centrale per Vincenzo De Luca. Attraverso i social, il governatore parla direttamente ai cittadini con uno stile diretto, spesso ironico, talvolta polemico, che mischia linguaggio popolare e riferimenti istituzionali.

Questi appuntamenti sono diventati un elemento di comunicazione politica capace di mobilitare la sua base e di alimentare il dibattito pubblico, oltre a costituire un palcoscenico per rispondere puntualmente agli avversari.

Perché il “codice etico” è diventato un tema elettorale

Il dibattito su moralità e legalità è centrale in Campania, regione storicamente segnata da inchieste giudiziarie, scandali legati agli appalti e difficoltà nella gestione dei rifiuti.

Roberto Fico, con la proposta di introdurre un codice etico regionale, punta a fare di questo tema uno dei pilastri della sua campagna, cercando di intercettare il voto di chi chiede maggiore trasparenza e regole chiare.

La risposta di De Luca, che rivendica la Campania come “esempio per tutti”, mira invece a difendere la legittimità del suo operato e a smontare l’idea che ci sia bisogno di un nuovo strumento per garantire legalità. È un confronto diretto, che si gioca tanto sul piano politico quanto su quello comunicativo.

Il ruolo dell’ANAC e i controlli sugli appalti

Uno dei punti più forti della difesa di De Luca riguarda l’accordo con l’Autorità Anticorruzione. Secondo il governatore, la Campania è l’unica Regione che ha stabilito un monitoraggio continuo sugli appalti pubblici, con invio dei capitolati e verifica dei bandi.

Un modello che, a suo dire, ha permesso di prevenire irregolarità e garantire maggiore trasparenza, soprattutto in settori delicati come la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche.

Questo elemento rappresenta il cuore della sua replica a Fico: se la Campania già collabora con l’ANAC, proporre un codice etico significa, secondo De Luca, ignorare i progressi compiuti.

De Luca Regione Campania

La battaglia elettorale in Campania

Le parole di De Luca arrivano in un momento cruciale: la campagna elettorale per le regionali è già entrata nel vivo. Il centrosinistra ha scelto Roberto Fico come candidato, mentre il centrodestra è ancora alla ricerca di una figura forte.

Il confronto tra De Luca e Fico sul terreno dell’etica pubblica potrebbe rappresentare uno dei nodi centrali del dibattito elettorale. Da un lato la promessa di innovazione e trasparenza, dall’altro la difesa dei risultati ottenuti e della continuità amministrativa.

La replica di Vincenzo De Luca alla proposta di un “codice etico” non è solo una battuta polemica, ma un messaggio politico preciso: la Campania, a suo dire, ha già intrapreso un percorso di trasparenza e non ha bisogno di lezioni.

Le elezioni regionali si avvicinano, e il terreno della moralità pubblica si conferma uno dei più delicati. La sfida tra Fico e De Luca, tra innovazione e continuità, tra codice etico e modello Campania, promette di essere uno dei capitoli più seguiti della campagna elettorale 2025.

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