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De Luca difende la sanità campana: “Altro che disastro, abbiamo fatto un miracolo”

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Written by Irene Vitturri

9 Luglio 2025

Durante un acceso dibattito in Consiglio regionale della Campania sul riconoscimento delle zone disagiate, il presidente Vincenzo De Luca ha preso la parola per difendere a gran voce i risultati raggiunti nel settore sanitario regionale. Il tema centrale della discussione era una proposta di legge pensata per salvaguardare tre punti nascita a rischio chiusura. De Luca ha colto l’occasione per denunciare le difficoltà strutturali e finanziarie della sanità campana e rivendicare gli sforzi fatti dalla sua amministrazione.

De Luca rivendica i risultati in sanità: “È stato fatto un miracolo”

Altro che disastro, è stato fatto un miracolo. Voi dovreste andare a piedi a Pompei per ringraziarci” – ha dichiarato il governatore, rispondendo alle critiche mosse dalle opposizioni, che hanno accusato la giunta di inefficienza e disorganizzazione. “Con il personale e le risorse che abbiamo a disposizione, abbiamo salvato un sistema che era completamente al collasso”.

Accuse al governo: “Meloni ha chiuso pronto soccorso e punti nascita”

De Luca ha duramente attaccato il governo Meloni, accusandolo di contribuire al degrado del sistema sanitario attraverso politiche penalizzanti nei confronti della Campania. “Il governo ha chiuso i pronto soccorso e i punti nascita nella nostra regione, mentre ogni anno ci sottrae 200 milioni di euro nel riparto del fondo sanitario nazionale”. Il presidente ha evidenziato come queste misure aggravino ulteriormente le difficoltà di una sanità che resta comunque sotto piano di rientro, con investimenti bloccati e risorse insufficienti.

Il nodo del piano di rientro: “Serve autonomia per investire nella sanità”

Nel suo intervento, De Luca ha sottolineato anche l’urgenza di uscire dal piano di rientro che da anni limita l’azione della Regione: “Siamo ancora vincolati a un tetto massimo di spesa che ci impedisce di assumere personale e investire nei servizi essenziali. Ogni superamento di soglia ci espone al rischio di un nuovo commissariamento”.

“Abbiamo ereditato il disastro, oggi il sistema è accettabile”

Il presidente della Campania ha infine ricordato lo stato drammatico in cui versava il sistema sanitario al momento del suo insediamento. “Quando siamo arrivati non c’era nemmeno un piano ospedaliero approvato, alcune ASL non avevano i bilanci in ordine e a Roma ci ridevano in faccia. Oggi la situazione è cambiata, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Tra gli altri punti toccati da De Luca, anche la riduzione dei parti cesarei non giustificati e la razionalizzazione dei presidi ospedalieri, avvenuta con grande sforzo per garantire i servizi essenziali in tutto il territorio regionale. L’obiettivo ora, ha concluso, è continuare a difendere i diritti della Campania, rivendicando una distribuzione equa dei fondi e più libertà d’intervento.

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