Meloni New York volo di linea

Meloni smentisce il volo di Stato: «Regalo di compleanno a mia figlia con voli di linea. Querelo chi diffonde falsità»

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Written by Redazione

8 Settembre 2025

Meloni chiarisce: viaggio privato a New York per il compleanno della figlia, con voli di linea. Annunciate querele per le false insinuazioni.

Nel weekend fra il 6 e l’8 settembre 2025, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha mancato tre eventi istituzionali di rilievo: il Forum Ambrosetti di Cernobbio, la camera ardente dello stilista Giorgio Armani e il Gran Premio di Formula 1 a Monza. L’assenza ha sollevato domande e sospetti, trasformandosi in interrogazione parlamentare depositata da Italia Viva guidata dal senatore Enrico Borghi, che ha chiesto chiarezza su eventuali missioni estere non dichiarate, evocando l’ipotesi di un viaggio riservato con volo di Stato verso New York.

Replica ufficiale di Palazzo Chigi

Poche ore dopo, via Palazzo Chigi, è arrivata una nota risoluta: Meloni aveva trascorso il weekend in modo privato, accompagnando la figlia Ginevra per il suo compleanno. Si è trattato di un regalo madre-figlia, e il viaggio è avvenuto con voli di linea, non con mezzi ufficiali. La nota sottolineava inoltre che Meloni non ha mai utilizzato voli di Stato per ragioni personali e preannunciava azioni legali contro chi avesse diffuso o sostenuto notizie false.

Il tono della premier: rabbia e risentimento politico

Nelle ore successive, la stessa Meloni ha pubblicato un post sui social, corredato da una foto con la figlia, definendo l’accaduto «l’ennesima polemica costruita ad arte sul nulla». Ha rivendicato con fierezza il diritto, come madre, di dedicare del tempo alla propria famiglia, sottolineando che questa scelta privata è stata trasformata in un’arma politica. Ha concluso con durezza: «Se certi avversari attaccano perfino un fine settimana con mia figlia, significa che hanno davvero toccato il fondo».

Giorgia Meloni con la figlia Ginevra
Giorgia Meloni con la figlia Ginevra

Precedente politico: Renzi, gli Us Open e i voli di Stato

Non è la prima volta che un premier italiano viene accusato di usare voli istituzionali per ragioni personali. Nel 2015, Matteo Renzi raggiunse New York con un velivolo di Stato per assistere alla finale degli Us Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Anche allora, la vicenda scatenò un dibattito sul confine tra vita pubblica e privata, e sull’opportunità di tali missioni. La memoria storica ha amplificato il paragone, offrendo uno specchio critico alla nota di Palazzo Chigi.

Un ruolo pubblico condiviso

Chi ha sostituito Meloni nei tre eventi? Al Forum di Cernobbio, era presente il ministro Antonio Tajani; alla camera ardente di Armani, la ministra Anna Maria Bernini; al Gran Premio di Monza, Matteo Salvini. A New York, invece, rappresentava l’Italia la ministra Daniela Santanchè, presente alla finale maschile degli Us Open.

Dimensione personale vs mandato pubblico

La vicenda solleva un nodo rilevante: fino a che punto un leader politico può separare la propria vita privata da quella pubblica? Il weekend newyorkese è un richiamo a questa dualità: Meloni ha esercitato il suo diritto personale alla maternità, ma come premier è un simbolo pubblico la cui immagine influenze la percezione dell’intero Paese. Il rischio è che ogni gesto umano venga strumentalizzato.

L’uso di toni forti — “arma politica”, “attacchi meschini”, “toccato il fondo” — riflette una strategia comunicativa. Difendere il diritto alla privacy, ma in modo deciso, segnando un confine netto tra legittimo ruolo familiare e rappresentanza istituzionale. Il governo ha scelto una comunicazione trasparente: «nessun volo di Stato, solo regolarità».

Giorgia Meloni con la figlia Ginevra
Giorgia Meloni con la figlia Ginevra

Retroscena organizzativo

Alcune fonti (Il Foglio) suggeriscono che il viaggio fosse pianificato da tempo, come regalo di compleanno per Ginevra che compirà 9 anni il prossimo 16 settembre. Questo elemento rafforza la natura privata della trasferta, lontano da emergenze o urgenze politiche.

Dibattito politico e riflessione futura

La polemica accende un dibattito più ampio: se un capo del governo sceglie di dedicare 48 ore alla famiglia, può essere “giusto” che sia contestato oppure no? La risposta di Meloni segna una linea: il diritto personale può convivere con il ruolo pubblico, ma serve chiarezza, dignità e trasparenza. Il messaggio politico al Paese è evidente: la leadership può rispettare anche gli affetti personali, purché con il giusto equilibrio.

Il weekend a New York di Giorgia Meloni rappresenta un caso emblematico. Un momento intimo — il compleanno di una figlia — che si trasforma in nodo politico. La risposta del governo è netta e lancia un messaggio: la normalità è un diritto anche per chi ricopre cariche pubbliche. Se la politica pretende umanità, deve concederla anche a chi la esercita.

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