Nicolae Trepadus, 59 anni, di origine rumena e residente sul lago di Garda, è stato investito mortalmente mentre attraversava la Statale 45bis sulle strisce pedonali a Toscolano Maderno. Era uscito dalla gelateria con un gelato per i suoi nipoti quando una moto a tutta velocità lo ha travolto. I tentativi di soccorso, pur tempestivi, non sono bastati: Trepadus è morto sul colpo.
La scena dall’incidente
È una sera come tante sulla litoranea gardesana, ma un momento di tenerezza si trasforma in tragedia. Nicolae, con il gelato in mano e la felicità negli occhi, ha attraversato sulle strisce pedonali. La moto, giunta a gran velocità, non ha avuto modo di frenare. Un attimo dopo, un silenzio mesto ha sostituito le risate e il profumo della freschezza estiva.
Chi era Nicolae Trepadus?
Originario di Bals, in Romania, Trepadus viveva da molti anni in Italia, stabilitosi sul Garda. Molti lo ricordano come un uomo gentile, dedito alla famiglia, capace di semplici gesti d’affetto come quello di portare un gelato ai nipoti. Non parlava molto di sé, preferiva prendersi cura degli altri. La sua scomparsa improvvisa lascia un vuoto profondo in una comunità che aveva imparato ad apprezzarne la discrezione e la dedizione.
Strisce pedonali, regole ignorate e sicurezza in pericolo
Le strisce pedonali, teatri di troppi drammi, tornano al centro del dibattito. I pedoni hanno sempre priorità, ma non sempre sono tutelati, soprattutto quando i veicoli sfrecciano. Serve più vigilanza, riduzione della velocità, segnaletica chiara, illuminazione adeguata: ogni elemento può fare la differenza tra vita e fatalità.
Il valore della vita nelle piccole cose
Un gelato da dividere tra nonni e nipoti rappresenta il tratto più semplice e profondo della quotidianità. Il tragico incidente di Nicolae lo mostra come simbolo del tempo condiviso, del calore familiare. Quando quei momenti vengono interrotti, si scioglie l’immagine di normalità che li conteneva.
L’appello alla responsabilità comunitaria
Questo episodio scuote perché mette in gioco un tema universale: la responsabilità collettiva. Ogni cittadino, ogni amministrazione, ha un ruolo. Investire in sicurezza, educare alla guida rispettosa, vigilare sulle aree pedonali: sono atti di cura e rispetto verso chi cammina.