Dj Godzi morto a Ibiza

Dj Godzi, la Guardia Civil difende l’intervento: «Forza minima necessaria, era fuori controllo»

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Written by Irene Vitturri

23 Luglio 2025

📍 Luogo: Ibiza

La morte improvvisa e drammatica di Michele Noschese, noto come Dj Godzi, ha scosso il mondo della musica e dell’intrattenimento. Il decesso è avvenuto a Ibiza, durante un intervento della Guardia Civil, che lo ha arrestato sabato scorso in circostanze giudicate controverse. Ora, a distanza di giorni, l’Aegc – associazione che tutela gli interessi degli appartenenti alla Guardia Civil spagnola – rompe il silenzio e difende apertamente l’operato degli agenti. Parlando di un’azione «corretta» e giustificata dalla gravità della situazione.

La versione della Guardia Civil: «Intervento necessario e proporzionato»

Secondo quanto affermato dalla delegazione delle Baleari dell’Aegc, gli agenti utilizzato la «forza minima necessaria» per immobilizzare Dj Godzi, descritto come «completamente fuori controllo, sotto l’effetto di droghe e molto aggressivo». L’intervento richiesto a seguito di una chiamata urgente per una situazione altamente pericolosa: una presunta minaccia di morte con un’arma da parte di Noschese, che si sarebbe introdotto nella casa di un anziano di circa 80 anni, impugnando un coltello.

Gli agenti, giunti sul posto, avrebbero trovato un uomo in forte stato di agitazione, irrazionale e minaccioso, che – secondo l’Aegc – non si sarebbe calmato nemmeno di fronte ai tentativi di dialogo. A quel punto, sarebbe stato necessario bloccarlo e ammanettarlo, per garantire l’incolumità dei presenti.

La ricostruzione dei fatti: «Nessuna violenza gratuita, poi la rianimazione»

Nel comunicato ufficiale, l’associazione della Guardia Civil smentisce categoricamente ogni accusa di violenza ingiustificata: «Non è stato picchiato, né massacrato. Non si è trattato di omicidio. Gli agenti hanno agito in modo professionale e con buon senso, di fronte a una situazione estremamente rischiosa». Dopo l’ammanettamento, i militari avrebbero notato che Dj Godzi aveva smesso di muoversi e immediatamente sarebbe stata avviata la rianimazione cardiopolmonare, proseguita fino all’arrivo dei soccorsi, che però non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

L’inchiesta in corso: attese autopsia e testimonianze

L’Aegc chiede ora rispetto per le indagini in corso e invita ad attendere i risultati dell’autopsia, delle perizie tecniche e delle dichiarazioni dei testimoni, convinta che emergerà la correttezza dell’intervento. «È ingiusto – si legge nella nota – mettere in discussione l’operato di agenti che hanno agito in maniera tempestiva, coerente e proporzionata per proteggere vite umane».

La reazione pubblica e il dolore per la morte di Dj Godzi

Nonostante le rassicurazioni dell’associazione, il caso resta al centro dell’attenzione mediatica, soprattutto in Italia, dove Michele Noschese era molto conosciuto nel mondo delle discoteche e della musica elettronica. In molti si chiedono cosa sia accaduto veramente nei minuti precedenti alla sua morte. L’indagine della magistratura spagnola sarà determinante per chiarire tutti gli aspetti di una vicenda che ha sconvolto Ibiza e l’intero panorama musicale europeo.

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