📍 Luogo: Olbia
La Procura di Tempio analizza tabulati e traffico nautico per far luce sui due fratelli Deiana scomparsi a Olbia
Sono passate quattro settimane dalla misteriosa tragedia in mare dei fratelli Giuseppe e Lorenzo Deiana, usciti il 19 aprile per una battuta di pesca al largo di Capo Figari, in Sardegna, e scomparsi nel nulla. Le indagini si concentrano ora su dati tecnici: celle telefoniche, traffico nautico, foto e video dei passeggeri presenti nella zona quel giorno.
Si indaga su celle telefoniche e traffico nautico
La Procura di Tempio sta esaminando i tabulati telefonici dei due fratelli e le celle agganciate dai loro dispositivi nella giornata del 19 aprile. L’obiettivo è circoscrivere l’area di mare interessata e valutare eventuali contatti o spostamenti. Parallelamente, si analizza la tracciatura delle imbarcazioni che hanno navigato tra le 11 e le 20 di quel giorno, per verificare eventuali collisioni.
L’ipotesi della collisione e l’assenza di testimoni
Tra le piste investigative c’è anche quella di una collisione in mare, ma al momento non risultano testimoni oculari che confermino l’incidente. A chiarirlo sono Simona, madre dei due giovani, e Margherita Di Corcia, suocera di Lorenzo, che tramite i social hanno ribadito la fiducia nell’attività della Procura e chiesto collaborazione a chiunque possa avere informazioni.
Appelli rivolti a passeggeri, volontari e testimoni
L’appello è stato rivolto anche ai passeggeri di navi, aerei e imbarcazioni private presenti nella zona tra Olbia e Golfo Aranci il 19 aprile. Le foto e i video raccolti sono ora al vaglio del pubblico ministero Mauro Lavra e del procuratore Gregorio Capasso. Le famiglie chiedono anche il supporto di sommozzatori, droni e volontari per proseguire le ricerche.
Nessuna indiscrezione dalla Procura
Sul fronte investigativo vige il massimo riserbo. La Capitaneria di porto, incaricata delle operazioni in mare, non ha fornito aggiornamenti. Intanto, il materiale raccolto continua a essere analizzato per verificare ogni possibile pista utile.
Gli unici elementi certi: gli oggetti ritrovati
Ad oggi, l’unico elemento concreto rimangono gli oggetti appartenenti ai due fratelli, recuperati in mare il giorno successivo alla scomparsa. Nessuna traccia, invece, né dell’imbarcazione né dei corpi.
Le ricerche continuano
Le ricerche in mare non si sono fermate. Le famiglie rinnovano gli appelli per non lasciare soli i volontari: “Abbiamo bisogno di rinforzi in mare, sommozzatori e persone che pattuglino le coste. Non ci arrendiamo finché non avremo risposte”.